Il Comitato Paralimpico Internazionale ha deciso di escludere gli atleti della Russia e della Bielorussia dalle Paralimpiadi invernali 2022, che prenderanno il via a Pechino nella giornata di domani, venerdì 4 marzo. Inizialmente, come ricorda Fanpage, si era deciso di far partecipare gli atleti delle due nazioni di cui sopra ma come sportivi neutrali, quindi senza difendere il colore della propria nazione, ma tale decisione aveva creano non poche polemiche, portando alla drastica scelta di cui sopra.
La presidente dell’IPC Andrew Parsons ha parlato si situazione “insostenibile”, di conseguenza si è optato per l’esclusione degli atleti della Russia e della Bielorussia: “La situazione nei villaggi degli atleti insostenibile. Gli atleti sono vittime delle azioni dei vostri governi”. Continua quindi la tagliola nei confronti degli sportivi russi e sono già moltissime le decisioni che hanno colpito la nazione e lo sport, ufficializzate nell’ultima settimana. La Fifa, ad esempio, ha deciso di estromettere la nazionale di calcio russa dai playoff in vista dei Mondiali, mentre la Uefa ha escluso tutti i club russi dalle varie competizioni europee.
RUSSIA E BIELORUSSIA ESCLUSE DALLE PARALIMPIADI: IL COMMENTO DEL NUMERO UNO DELL’IPC
Inoltre, si è deciso di annullare la finalissima della Champions League, in programma il prossimo maggio a San Pietroburgo, spostandola a Parigi, allo Stade de France. Per quanto riguarda gli sport motoristici, invece, la FIA, la federazione internazionale dell’automobile, ha deciso di far correre i piloti russi ma senza che gli stessi esibiscano la bandiera del proprio paese, mentre nel tennis, esclusi tutti i tennisti russi e bielorussi.
“Ai para-atleti dei paesi colpiti – le parole del presidente dell’IPC, Parson – siamo molto dispiaciuti che siate colpiti dalle decisioni che i vostri governi hanno preso la scorsa settimana per violare la tregua olimpica. Spero e prego che possiamo tornare a una situazione in cui si parla e si concentra completamente sul potere dello sport di trasformare la vita delle persone con disabilità e il meglio dell’umanità”.