“La Russia usi le armi nucleari come deterrente”

Due tra i più importanti e rinomati esperti in geopolitica della Russia, Sergei Karaganov (presidente onorario del Consiglio per la politica estera e di difesa) e Dmitri Trenine (ex direttore dell’ufficio russo del Carnegie Institute), hanno recentemente pubblicato due approfonditi articoli in cui hanno riflettuto delle posizioni che il Cremlino dovrebbe avere rispetto all’uso delle armi nucleari.



Le posizioni, neanche a dirlo, sono ovviamente a favore dell’uso delle armi nucleari da parte della Russia in Ucraina, tuttavia con un’ottica preventiva e deterrente. “Il nemico”, scrive il primo, “deve sapere che siamo pronti a effettuare una rappresaglia preventiva [..] per tutte le sue aggressioni attuali e passate, per evitare di scivolare verso una guerra termonucleare globale. La paura dell’escalation nucleare deve essere ristabilita“, continua, “altrimenti l’umanità è condannata”. Secondo il secondo, invece, la Russia “non giocherà a caso e secondo le regole stabilite dalla controparte”, sottolineando che “la possibilità di utilizzare armi nucleari non deve essere nascosta. Dovrebbe diventare un incentivo per limitare e fermare l’escalation della guerra e, in ultima analisi, aprire la strada a un equilibrio strategico in Europa”.



Gli esperti: “Nucleare contro le basi NATO in Polonia”

Ma la teoria dei due esperti della Russia non si limiterebbe a quello, ed il primo sottolinea che “la gente ha dimenticato gli orrori della guerra e ha smesso di avere paura persino delle armi nucleari. Ovunque, ma soprattutto in Occidente, l’istinto di autoconservazione si è indebolito”. Per lui le armi nucleari sono “il risultato dell’intervento dell’Onnipotente, che ha dato all’umanità l’arma dell’Armageddon”.

Secondo Trenine, invece, l’uso di armi nucleari da parte della Russia servirebbe per “testare la reazione del nemico” rispetto ai “limiti di ciò che è possibile in termini di armi trasferite a Kiev e di scelta dei loro obiettivi”. Ritiene, infatti, che questa scelta dipenda dalla “convinzione che i leader russi non oseranno usare le armi nucleari”, mentre riportando attuale il discorso l’impegno dell’occidente uscirebbe in tutta la sua forza. Tra le tante opzioni che la Russia avrebbe per ristabilire questo dominio, sottolineano, c’è anche la possibilità di bombardare con le armi nucleari tattiche la base della NATO in Polonia, che ospita gli F-16 americani diretti in Ucraina.