MARCIA WAGNER, CREMLINO: “PRIGOZHIN IN BIELORUSSIA. NESSUN PROCESSO”
Sui social e media russi circolano voci non confermate sull’accordo per fermare la marcia del gruppo Wagner su Mosca. Ad esempio, sarebbero state concordate delle “modifiche” alla leadership del ministero della Difesa russo, tra cui la sostituzione dell’attuale ministro Sergei Shoigu e del capo di stato maggiore dell’esercito Valery Gerasimov. Ma queste indiscrezioni non trovano conferma in Russia, dove si precisa invece che le scelte sui ministeri siano prerogativa del Cremlino, quindi non sono state discussi durante i negoziati con Prigozhin. Quando gli è stato chiesto se Putin abbia ancora fiducia nel ministro Shoigu, il portavoce del presidente russo, Dmitrij Peskov, ha replicato: «Non sono al corrente di nessun cambiamento a questo proposito».
Peskov ha fatto sapere poi che «è stato trovato un accordo per evitare spargimenti di sangue». L’intesa prevede che Prigozhin vada in Bielorussia, quindi l’inchiesta penale su di lui per rivolta armata verrà chiusa. «I combattenti della Wagner che hanno preso parte alla marcia non verranno processati. Quelli che non vi hanno partecipato verranno inquadrati nell’esercito russo». Ha altresì precisato che l’ammutinamento della Wagner non influenzerà in alcun modo le operazioni in Ucraina. (agg. di Silvana Palazzo)
WAGNER FERMA MARCIA SU MOSCA: “EVITATO BAGNO DI SANGUE”
La marcia su Mosca del gruppo Wagner si ferma a 200 chilometri dalla capitale della Russia. Evgenij Prigozhin ha accettato la proposta di Lukashenko di fermare l’avanzata e di allentare la tensione. Il primo ad annunciare l’accordo è stato proprio il presidente bielorusso, che ha parlato di «una soluzione accettabile, con garanzie di sicurezza per i combattenti di Wagner». Stando a quanto riportato dal servizio stampa della presidenza della Bielorussia, i negoziati con Prigozhin sono andati avanti tutto il giorno. Poi la conferma di Prigozhin in un audio messaggio in cui annuncia di aver dato l’ordine di fare marcia indietro per il rischio di «spargimento di sangue russo» da una parte o dall’altra. I miliziani della Wagner, ha precisato, erano arrivati «a 200 chilometri da Mosca», ma ora tornano verso sud. Secondo fonti del gruppo Wagner, l’accordo che ha fermato la marcia su Mosca prevede, oltre all’indipendenza della brigata, anche l’allontanamento del ministro della Difesa Shoigu e del capo di stato maggiore Gerasimov.
Il servizio stampa di Lukashenko ha anche fatto sapere, come riportato dall’agenzia Belta, che «oggi alle 21, i presidenti di Bielorussia e Russia hanno parlato di nuovo al telefono. Il presidente della Bielorussia ha informato in dettaglio il presidente della Russia sui risultati dei negoziati con la leadership di Wagner. Il presidente della Russia ha sostenuto e ringraziato il suo omologo bielorusso per il lavoro svolto». Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky twitta: «Oggi il mondo ha visto che i capi della Russia non controllano nulla. Niente di niente. Caos completo. Completa assenza di prevedibilità». Quanto accaduto nelle ultime ore in Russia è per Zelensky la conferma che «oggi il mondo ha visto che i capi della Russia non controllano nulla. Niente di niente. Caos completo. Completa assenza di prevedibilità». (agg. di Silvana Palazzo)
WAGNER MARCIA SU MOSCA, PRIGOZHIN FERMA AVANZATA?
Il potere di Vladimir Putin è a rischio con la marcia del gruppo Wagner su Mosca. In un’analisi della situazione riguardo il possibile rischio di scoppio di una guerra civile in Russia, la Cnn parla della più grave minaccia in 23 anni di potere, ma definisce anche sbalorditivo il modo in cui la patina di controllo totale si stia sgretolando dall’oggi al domani. «Il quinto esercito del mondo sta per affrontare un weekend in cui il fratricidio, rivolgere le armi contro i propri soldati, è l’unica cosa che può salvare l’élite dal collasso». L’ipotesi della Cnn è che Prigozhin sognasse da tempo di spingere Putin a cambiare i vertici dell’esercito, motivo per il quale le sue azioni potrebbero essere state pianificate da tempo. Il discorso di oggi del presidente russo ha spento i sogni di gloria del capo della Wagner, aprendo invece allo scontro totale. Infatti, una fonte vicina allo stato maggiore russo, citata da IStories, in una notizia rilanciata da Meduza, riferisce che il piano di Putin è di eliminare Prigozhin e offrire un’amnistia ai combattenti della Wagner.
La situazione è tesa anche perché militari russi non hanno sufficienti risorse per impedire a Prigozhin di raggiungere Mosca e stanno raccogliendo truppe da tutte le unità al fronte in Ucraina. Ad esempio, nella regione russa di Lipetsk, a 350 chilometri a sud di Mosca, secondo l’agenzia Tass, sono stati scavati fossati nelle autostrade per provare a fermare il convoglio della Wagner che sta avanzando verso Mosca. Invece, Guardian parla di polizia con mitra a Mosca: i soldati russi avrebbero allestito una postazione di mitragliatrici ai margini della capitale. Decine di grandi autocarri pieni di sabbia starebbero invece affollando le strade di accesso e interne di Mosca, probabilmente per fermare l’accesso alla Wagner, riferisce il blogger ucraino Igor Sushko. Nel frattempo, il presidente bielorusso Lukashenko fa sapere che Prigozhin ha accettato la sua proposta di fermare la marcia su Mosca e avviare la de-escalation. Poi sarebbe arrivata la conferma della Wagner. (agg. di Silvana Palazzo)
GUERRA CIVILE RUSSA? WAGNER A 400 KM DA MOSCA
Alta tensione a Mosca per la rivolta della Wagner, con il gruppo in marcia verso la capitale della Russia, dove ora è in corso una massiccia evacuazione degli edifici pubblici nel timore che la situazione degeneri in un colpo di stato e in una guerra civile russa. Lo riporta Bbc Russia, pubblicando video di persone che stanno lasciando rapidamente edifici e musei vicini al Cremlino, come la Galleria Tretyakov, il Museo Pushkin e la Casa della Cultura Ges-2. Inoltre, sono stati evacuati i centri commerciali Mega Belaya Dacha e Kvartal. Il sindaco di Mosca Sergey Sobyanin nel frattempo ha annunciato che lunedì non si lavorerà per «minimizzare i rischi». Ha riconosciuto che la situazione è «difficile» e che in città sono state attivate le misure antiterrorismo. Ma ha anche invitato la cittadinanza a evitare viaggi fuori città.
Il gruppo Wagner si troverebbe a meno di 400 chilometri dalla capitale russa, secondo quando riferito dalla Bbc. Il governatore della regione di Lipetsk, Igor Artamonov, ha confermato che le forze della Wagner stanno transitando attraverso la regione, senza soffermarsi sul rischio di guerra civile russa. «Le forze dell’ordine e le autorità stanno adottando tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza della popolazione. La situazione è sotto controllo», ha dichiarato Artamonov sui social. Ma anche lui ha chiesto ai residenti di restare a casa ed evitare di mettersi in viaggio, sia con i veicoli pubblici che con i mezzi privati. Infatti, le autorità regionali hanno anche cancellato tutti i servizi di autobus nella regione. Al momento il gruppo Wagner è a 400 chilometri da Mosca, dove la paura di una guerra civile russa aumenta. (agg. di Silvana Palazzo)
WAGNER MARCIA VERSO MOSCA: CIRCONDATO QUARTIER GENERALE MERCENARI A SAN PIETROBURGO
Nuovo video di Yevgeny Prigozhin, capo del gruppo di mercenari Wagner. Attraverso Telegram il militare ha spiegato: “L’esercito russo si sta ritirando nelle aree di Zaporizhzhia e Kherson, le forze armate ucraine stanno spingendo, ci stiamo lavando con il sangue. Lo stesso sta accadendo a Bakhmut, il nemico penetrerà sempre più in profondità nella nostra difesa”. Quindi ha proseguito: “Nessuno ha distrutto 60 carri armati Leopard”, ha proseguito, “questa è una totale assurdità. Shoigu vive secondo il principio che la menzogna deve essere enorme perché la gente vi creda. Quindi ci sono inganni. Due realtà”. Si tratta ovviamente di parole che non si possono verificare, e che vanno a contraddire le notizie ufficiali fornite da Vladimir Putin.
“Il secondo esercito del mondo è una bolla d’aria” scoppiata dopo l’invasione dell’Ucraina, accusa ancora Prigozhin: “Ora il ministero della Difesa sta cercando di ingannare il pubblico, cercando di ingannare il presidente e sta raccontando la storia che c’è stata una folle aggressione dall’Ucraina, e loro (l’Ucraina, ndr) stavano per attaccateci, insieme a tutto il blocco Nato”. Intanto a Mosca sono stati schierati i blindati a difesa di Mosca, ma anche a Voronezh, al confine con l”Ucraina, così come annunciato dal Comitato nazionale anti-terrorismo. E secondo quanto riporta la Reuters, i mercenari della Wagner avrebbero preso il controllo di obiettivi militari proprio a Voronezh. Infine da segnalare che le forze di sicurezza russa hanno circondato l’edificio che occupa il quartiere generale del gruppo a San Pietroburgo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
RUSSIA, GRUPPO WAGNER SI RIBELLA: MERCENARI PRENDONO ROSTOV, ABBATTUTO ELICOTTERO
E’ caos in Russia e Ucraina dopo che la temuta brigata Wagner, da inizio conflitto a fianco di Mosca, ha annunciato di aver voltato le spalle al Cremlino. La decisione è stata comunicata dal capo dei mercenari, Yevgeny Prigozhin, che ha lanciato un appello con l’obiettivo di fermare il comando militare russo, e spiegando di avere con se circa 25mila uomini. Prigozhin ha invitato altri militari a unirsi a loro, specificando che: “Non è un colpo di Stato militare ma una marcia della giustizia“. D’altra parte, cresce il rischio di una guerra civile russa.
Obiettivo della brigata Wagner, rovesciare la leadership militare russa a Mosca, e le sue truppe sono pronte a “distruggere qualunque cosa” si trovi sulla loro strada. “Stiamo andando avanti e andremo fino alla fine”, ha poi aggiunto Prigozhin in un nuovo messaggio audio, annunciando l’ingresso nella regione russa meridionale di Rostov, cosa che effettivamente è avvenuta in queste ore. In seguito il capo della Wagner ha fatto sapere di aver abbattuto un elicottero russo, spiegando che lo stesso mezzo aveva “aperto il fuoco su un convoglio civile”, senza fornire ulteriori dettagli sul luogo dell’incidente.
GRUPPO WAGNER VS RUSSIA: L’APPELLO DI KHODORKOVSKY
E’ poi arrivato l’appello del dissidente Mikhail Khodorkovsky che ha esortato i russi a sostenere il capo della Wagner: “Dobbiamo aiutare ora, e poi, se necessario, combatteremo anche questo”. Il dissidente, ex oligarca più ricco della Russia, sta scontando una condanna di 10 anni di carcere per aver contrastato la figura di Putin.
Intanto della situazione russa è informato costantemente anche il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, così come riferito dal Consiglio per la sicurezza nazionale americana; nel contempo gli Usa si stanno consultando con “alleati e partner in tutto il mondo” sugli sviluppi della situazione. Il comitato nazionale antiterrorismo di Mosca, dal suo canto, ha avviato un procedimento penale “per invito alla ribellione armata”, mentre l’intelligence russa si è rivolta così ai mercenari: “Disobbedite agli ordini di Prigozhin e arrestatelo”.