Il famigerato gruppo Wagner sta segretamente sviluppando “droni a sciame” in accordo con spie cinesi. Lo rivela il Mirror, secondo cui da Pechino sono stati mandati a Mosca oltre 2.500 droni DJI Mavic2. Questi droni cinesi sono in grado di sganciare bombe. Dunque, se dispiegati in gran numero, potrebbero devastare un numero molto grande di obiettivi civili o truppe. Per questo progetto ci sono stati diversi incontri segreti tra esperti cinesi e di informatica, oltre che tra membri del gruppo Wagner e spie di entrambi i Paesi.



Stando a quanto riportato dal giornale britannico, che ha dato in esclusiva la notizia, ciò contraddice la posizione della Cina, che sostiene di non essere coinvolta nella guerra in Ucraina. In questo modo il conflitto non solo sta diventando più oscuro, ma si sta trasformando in una contrapposizione tra Occidente e Oriente. Questi piani high-tech di Mosca per i droni sono emersi mentre le forze ucraine arrivavano nel Regno Unito per sottoporsi a un addestramento intensivo su come utilizzare i carri armati Challenger II.



“RUSSIA POTREBBE LANCIARE SCIAME DI DRONI”

«Il gruppo sta cercando di sviluppare una piattaforma a sciame per l’orchestrazione coordinata di droni autonomi utilizzando i 2.500 consegnati di recente dalla Cina», è scritto in un rapporto di intelligence visionato dal Daily Mirror. La stessa fonte indica che il canale di comunicazione tra il gruppo Wagner e il Partito Comunista Cinese è formato da due reti occultate, una in Russia e l’altra in Cina. «Questa rete è responsabile delle spedizioni clandestine di materiale bellico utilizzato contro l’Ucraina, a prescindere da quanto i cinesi neghino». Una rete a sciame è una rete in cui un gran numero di robot aerei diretti dall’intelligenza artificiale possono prendere d’assalto insieme un obiettivo comune allo scopo di provocare la massima distruzione o creare un anello di spionaggio aereo di massa, in grado di fornire un’enorme quantità di obiettivi ai controllori dell’artiglieria o degli attacchi aerei in una sola volta. «Questa tecnologia dei droni a sciame è al centro della nuova corsa agli armamenti, e la Russia sta puntando tutto su di essa. Utilizzando l’intelligenza artificiale potrebbe lanciare uno sciame di droni, che sarebbe molto più difficile da difendere, avendo una missione specifica – dichiara un esperto di armi al Mirror –. Lo sciame sarebbe poi in grado di trasmettere immagini di sorveglianza di massa a una base in tempo reale, in modo da poterla colpire, oppure di attaccare con bombe o entrambe le cose».

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