La Russia ha intenzione di invadere anche la Moldavia dopo l’Ucraina? L’allarme è scattato via social dopo che sono trapelate alcune immagini di Alexander Lukashenko davanti ad una mappa. Il presidente bielorusso ha discusso di alcuni piani militari in tv che includono, ad esempio, l’invasione della Transnistria, de facto uno Stato indipendente, ma non riconosciuto come tale dall’Onu, essendo considerato de iure parte della Moldavia. In altre parole, è un territorio separatista come il Donbass per l’Ucraina. Stando a quanto riportato dal quotidiano britannico Daily Mail, che ha ricostruito la vicenda, il presidente della Bielorussia, rivolgendosi oggi al suo consiglio di sicurezza, ha mostrato una mappa dell’Ucraina da cui sembrano emergere anche i piani relativi ai movimenti delle truppe e agli obiettivi infrastrutturali pianificati.



L’Ucraina risulta essere divisa in quattro parti, ma viene presa di mira anche la Transnistria. Tutto ciò è stato ripreso dalle telecamere e trasmesso dalla tv di Stato. Nel video peraltro si autosmentisce, in quanto ha dichiarato di non aver partecipato all’invasione della Russia, ma in quel filmato lo si sente parlare di attacchi missilistici lanciati dalla Bielorussia verso l’Ucraina prima dell’assalto principale russo.



LUKASHENKO SVELA PIANO D’ATTACCO DELLA RUSSIA

Il famoso generale cinese Sun Tzu riteneva che in guerra i piani debbano essere impenetrabili come la notte. Evidentemente non lo sa Alexander Lukashenko, che ha mostrato il piano di attacco della Russia in Ucraina. A conferma della veridicità della mappa la presenza di linee d’attacco russe, alcune delle quali si sono concretizzate nei primi giorni dell’invasione, come l’assalto verso Kiev dal nord e verso Cherson dalla Crimea. Ma ha svelato anche attacchi che sono stati pianificati: uno riguarda la città portuale di Odessa da dove poi si attaccherà la regione separatista della Moldavia.



Viene mostrato un movimento a tenaglia a due punte che mira a Kiev, l’attacco in corso, ma nel mirino ci sarà anche Dnipro, dove l’attacco non ha avuto ancora luogo probabilmente perché le truppe destinate alla missione sono state trattenute dalla resistenza di Kharkiv, che si trova lungo il percorso. Sarebbe previsto un attacco a Cherkasy tramite la città di Sumy, un altro verso Zhytomyr. Ma a sconcertare è il piano verso la Transnistria. Non a caso Nicu Popescu, vice primo ministro della Moldavia, ha ammesso che il suo paese è in una “zona molto rischiosa” e che la gente ha “ansia e paura”. D’altra parte, si è detto fiducioso riguardo il fatto che non ci sarà un’invasione, mentre ritiene più probabile un’emergenza rifugiati.