La Russia limita l’export di alcune materie prime per garantire forniture alimentari adeguate al suo popolo, stante la situazione in divenire in Ucraina. Un blocco temporaneo, in base a quanto si è appreso in queste ore e reso noto dalla vice portavoce del governo russo, Viktoria Abramchenko, la quale ha asserito che i limiti alle operazioni di esportazione entreranno in vigore a partire da domani, martedì 15 marzo 2022, e rimarranno attivi sino al prossimo 30 giugno. Tre mesi e mezzo di stop, dunque, che inevitabilmente andranno a incidere sullo scenario commerciale internazionale.



Quali sono, tuttavia, gli alimenti che saranno inseriti all’interno di tale provvedimento? La risposta parte direttamente dalla terra e dai suoi prodotti. Il riferimento, ergo, è a grano, orzo e segale, che verranno in questo modo protetti dall’incremento dei prezzi innescato dalle sanzioni contro la Federazione russa. In questo ristretto novero rientrerà anche il mais.



LA RUSSIA LIMITA L’EXPORT ANCHE PER LO ZUCCHERO E LO ZUCCHERO GREZZO

Le agenzie di stampa internazionali rivelano che il limite all’export importo dalla Russia interesserà anche l’esportazione di zucchero e di zucchero grezzo fino alla fine del mese di agosto, un lasso di tempo dunque decisamente più esteso rispetto a quello che riguarda gli altri prodotti.

Vi è poi un’ulteriore precisazione da fare a proposito di queste normative prossime all’introduzione e ormai sicure. Come hanno spiegato dal Cremlino, non saranno in alcun modo interessate dalle limitazioni le repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, situate nel perimetro territoriale proprio dell’Ucraina e delle quali, com’è noto da alcune settimane a questa parte, Mosca ha riconosciuto l’indipendenza il mese scorso. Immancabilmente, lo stop all’export varato dalla Russia produrrà conseguenze a livello mondiale ed è destinato a sconvolgere il quadro legato alle operazioni commerciali e alle trattative fra Stati. La guerra, oltre che sul piano militare, si combatte anche così.