Una guerra mondiale per la prima volta si potrebbe combattere in orbita. A far scattare l’allarme è il capo dell’Agenzia spaziale russa, Dmitry Rogozin, con una serie di tweet che si concludono con una minaccia velata, ma non troppo. “La Iss potrebbe precipitare sugli Usa, sull’Europa o su qualche altro Paese. Ma non sulla Russia. Siete pronti?”. Per capire da dove arriva la minaccia bisogna fare un passo indietro. Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, dagli Stati Uniti sono arrivate anche le sanzioni tecnologiche. Ieri la Casa Bianca ha imposto con gli alleati sanzioni sull’export per impedire al Cremlino di accedere alla tecnologia all’avanguardia indispensabile non solo per l’industria bellica, ma anche per quella spaziale. Infatti, il presidente americano Joe Biden aveva parlato di un duro colpo alla capacità della Russia di modernizzare le forze armate e all’industria aerospaziale, tra cui il programma spaziale.



In serata sono arrivati i tweet di Dmitry Rogozin che si è fatto a suo modo beffe delle sanzioni, come riportato da Repubblica. “Vuoi distruggere la nostra cooperazione sulla Iss? Oppure vuoi gestire tu stesso la Iss? Spiegategli (al presidente Biden) che la correzione dell’orbita della stazione, per evitare pericolosi scontri con i rifiuti spaziali, con cui i vostri talentuosi uomini d’affari hanno inquinato l’orbita vicino alla Terra, è prodotta esclusivamente dai motori della Navi cargo Progress MS. Se bloccate la cooperazione con noi, chi salverà la Iss da un deorbit incontrollato e dal cadere sugli Stati Uniti o sull’Europa?”, ha scritto su Twitter.



ROGOZIN VS BIDEN: “SANZIONI DA MALATO DI ALZHEIMER”

In orbita, infatti, lavorano pacificamente russi, europei ed americani da oltre vent’anni a bordo della Stazione spaziale internazionale (Iss). Quando c’è da evitare qualche detrito spaziale sfrutta i motori delle navette cargo russe, le Progress. Tra l’altro non è disabitata: al momento ci sono quattro astronauti sulla Iss. Dmitry Rogozin, come riportato da Repubblica, comunque ha evidenziato che la Stazione spaziale internazionale non sorvola praticamente mai la Russia; quindi, il rischio che quella struttura di 500 tonnellate cada riguarda gli Stati Uniti, l’Europa, la Cina e l’India. “Volete minacciarli con una prospettiva del genere? La Iss non sorvola la Russia, quindi tutti i rischi sono vostri. Siete pronti ad affrontarli?”.



Il capo dell’Agenzia spaziale russa è passato agli insulti diretti al presidente americano Joe Biden: “Signori, quando si pianificano le sanzioni, controllate se chi le propone ha il morbo di Alzheimer. Per evitare che le vostre sanzioni vi cadano in testa. E non solo in senso figurato. Pertanto, per il momento, come partner, vi suggerisco di non comportarvi come un giocatore irresponsabile, di sconfessare l’affermazione sulle “sanzioni dell’Alzheimer”. Consiglio amichevole”. Una scelta di parole non causale, perché in russo Alzheimer si pronuncia Alzgeimer, quindi c’è il doppio senso con l’inglese “gamer”. Di conseguenza, sottende il giudizio su un giocatore non in possesso delle sue facoltà.