“Una nube radioattiva si sta dirigendo verso l’Europa occidentale”. A lanciare l’allarme, come riportato da Adnkronos, è stato nelle scorse ore Nikolai Patrushev, il segretario del Consiglio di sicurezza della Russia, durante una riunione a Syktyvkar. La causa del fenomeno, in base a quanto denunciato da Mosca, sarebbe stata la “distruzione” nel corso di un bombardamento delle munizioni con uranio impoverito fornite dall’Occidente all’Ucraina.
Le radiazioni, secondo quanto assicurato da Nikolai Patrushev, sarebbero già state riscontrate in livelli superiori alla norma nei territori della Polonia. Le autorità competenti a servizio del presidente Andrzej Duda, ha tuttavia finora smentito. “Non abbiamo ricevuto alcuna notifica di emergenza radioattiva. La situazione è nella norma. I picchi osservati negli ultimi giorni, nel Paese ma anche nel resto d’Europa, non sono insoliti e si verificano regolarmente con le piogge”, ha scritto in una nota l’Agenzia atomica polacca.
Russia: “Nube radioattiva verso Europa”. L’allarme infondato
L’allarme lanciato dalla Russia relativamente alla presenza di una nube radioattiva che si sta dirigendo verso l’Europa occidentale sarebbe dunque per il momento infondato. Da Mosca, ad ogni modo, si continua a puntare il dito sugli Stati Uniti e sui suoi alleati per la fornitura di armi e non solo. “L’Occidente collettivo, guidato dagli Stati Uniti, è direttamente coinvolto nel conflitto in Ucraina a fianco del regime terroristico di Kiev”, ha affermato Nikolai Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza russo.
“Secondo le informazioni a nostra disposizione gli atti terroristici commessi in territorio russo, tra cui l’omicidio di Daria Dugina, di Vladen Tatarsky e l’esplosione dell’auto di Zakhar Prilepin, l’esplosione del ponte di Crimea, del gasdotto Nord stream e altri, sono stati pianificati e condotti sotto il coordinamento delle agenzie di intelligence americane”, ha aggiunto nel corso del suo attacco in un evento pubblico svoltosi nella città di Syktyvkar.