La Russia sta sviluppando in segreto un nuovo programma sulle armi chimiche. È questo, secondo quanto riportato da Le Figaro, il timore che l’OPCW (Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche), che per venticinque anni aveva assicurato l’eliminazione delle scorte ufficialmente dichiarate, ha dopo gli attentati perpetrati in Siria con sarin e cloro e i tentati omicidi compiuti contro l’ex agente russo Sergei Skripal e l’oppositore Alexis Navalny. Mosca, tuttavia, nega le accuse.



È in virtù di ciò che l’OPCW ha dotato l’Ucraina di alcune apparecchiature di rilevamento. È stata inoltre offerta una formazione di primo soccorso. Un fondo speciale è stato finanziato infine di 1,2 milioni di euro per sostenere Kiev. Un milione di euro di questi è già stato speso. La minaccia starebbe dunque a distanza di anni riaffiorando e sarebbe concreta. “La Russia potrebbe usare armi chimiche prima di usare quelle nucleari”, hanno affermato fonti interne all’organizzazione.



Russia, nuovo programma su armi chimiche? Gli avvertimento dell’Opcw

Il nuovo programma segreto della Russia sulle armi chimiche, per cui, necessita di un attento controllo secondo l’OPCW (Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche). “La situazione in Ucraina ha ancora una volta accentuato la reale minaccia rappresentata dalle armi di distruzione di massa, comprese le armi chimiche”, ha dichiarato il direttore Fernando Arias. “In un periodo di tensione internazionale, stiamo continuando a lavorare”.

Anche da Kiev l’allerta è alta. “Sappiamo per certo che Mosca ha agenti nervini che possono essere usati sotto forma di aerosol e dispersi nell’aria”, ha affermato l’ambasciatore ucraino Maksym Kononenko, ribadendo che il suo Paese si sta preparando al peggio. Per il momento, tuttavia, le milizie di Vladimir Putin non hanno ancora sfruttato ciò che hanno a disposizione. “Ci sono stati solo casi isolati di contenitori di prodotti chimici agricoli colpiti accidentalmente o intenzionalmente, ma l’effetto è stato limitato”.