“Il massacro a Bucha è una messinscena dell’Ucraina organizzata dopo il ritiro delle truppe russe il 30 marzo”. Il ministro degli Esteri Serghei Lavrov nella conferenza stampa al termine del vertice con i colleghi della Lega Araba prende le distanze dalle accuse dell’Ucraina. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, infatti, aveva parlato di genocidio riguardo il massacro a Bucha. Invece la Russia sostiene che i soldati, in virtù della riconfigurazione della loro presenza sul campo, avrebbero lasciato l’area di Bucha il 30 marzo. “Per i tre giorni successivi il sindaco ha parlato in tv, dicendo che la città stava tornando alla vita normale, e lì sono apparse le forze armate. Hanno mostrato strade dove non c’erano cadaveri”, ha aggiunto Lavrov.
“Bene, tre giorni dopo hanno deciso, probabilmente, di organizzare una produzione del genere”, accusa il ministro degli Esteri russo. A tal proposito, ha annunciato che funzionari della Russia oggi, e più precisamente nelle prossime ore (nelle stesse in cui emergono i dettagli del piano di denazificazione dell’Ucraina), presenteranno a New York materiale a sostegno delle tesi di Mosca in una conferenza speciale che è stata programmata per “dissolvere” quelle che definisce “falsità”.
“MASSACRO BUCHA? PROVOCAZIONE, TUTTO FALSO”
Serghei Lavrov ha spiegato che i video del massacro a Bucha sono una “provocazione” e assicurato che nessun cittadino ha subito violenza dai militari russi. Inoltre, garantito che la Russia “insisterà affinché i crimini delle forze armate ucraine, guidate da battaglioni nazionalisti, non rimangano senza conseguenze”. A proposito della conferenza che si terrà nelle prossime ore a New York per mostrare le prove che scagionerebbero la Russia, il ministro degli Esteri russo ha ricordato che ieri è stata chiesta una riunione del Consiglio di Sicurezza Onu proprio per fare chiarezza sulla vicenda.
“I nostri colleghi britannici che ora lo presiedono si sono rifiutati”, ha spiegato Lavrov, le cui dichiarazioni sono state riportate dall’agenzia Tass. “Il nostro tentativo di oggi è pure fallito. Dicono che hanno bisogno di considerare la situazione in Ucraina in tutti i suoi aspetti domani”. Quindi, sono volate pesanti accuse alla Gran Bretagna: “Immagino, conoscendo la diplomazia britannica, che l’obiettivo sia dissolvere questo specifico falso di Bucha nel ragionamento demagogico sulla crisi ucraina”.