La Russia starebbe utilizzando dei sistemi avanzi di riconoscimento facciale per individuare i dissidenti, persone che sono contrarie al regime di Putin. Come si legge stamane sul Jerusalem Post, si tratta di una notizia riportata dall’agenzia Reuters che racconta di come numerose aziende russe stiano utilizzando algoritmi alimentati tra l’altro da chip americani di Intel e Nvidia (una secondo Reuters avrebbe ricevuto denaro dall’intelligence Usa), proprio allo scopo di riconoscimento.



E’ noto e risaputo come i dissidenti in Russia non abbiano vita felice e lo si capisce chiaramente da quanto accaduto negli scorsi giorni ad Alvira Vikhareva, 32enne attivista politica contro Putin che ha svelato di essere stata avvelenata. Il software di riconoscimento facciale utilizzato in Russia avrebbe aiutato il Cremlino nella sua repressione contro i dissidenti e il sistema sarebbe sfruttato su ben 3.000 telecamere sparse per tutta Mosca, su un totale di 160mila istallate nella capitale russa. Una tecnologia che, secondo quanto si legge su alcuni documenti depositati presso il tribunale moscovita, avrebbe permesso la cattura di centinaia di manifestanti. Il software alla base di questi sistemi è stato sviluppato da tre società, leggasi NtechLab, Tevian e VisonLabs: le prime due hanno sede a Mosca mentre la terza nei Paesi Bassi.



RUSSIA, TELECAMERE CON RICONOSCIMENTO FACCIALE CON CHIP INTEL E NVIDIA

Come detto sopra, queste telecamere con riconoscimento facciale utilizzerebbero chip di Intel e Nvidia, forniture che con grande probabilità sarebbero giunte prima dello scoppio della guerra in Ucraina visto che Nvidia ha fatto sapere a marzo dell’anno scorso di aver interrotto la vendita di tutti i propri prodotti in Russia, alla luce anche delle sanzioni introdotte dall’occidente.

Si tratta di una tecnologia molto diffusa: “Praticamente qualsiasi azienda là fuori che sta realizzando qualsiasi tipo di applicazione AI utilizza le GPU Nvidia”, ha detto a Reuters Anton Nazarkin, dirigente di VisonLabs. “Se veniamo a sapere che un cliente Nvidia ha violato le leggi statunitensi sull’esportazione e ha spedito i nostri prodotti in Russia, smetteremo di fare affari con loro”, ha invece spiegato Nvidia. 129 spedizioni di prodotti Nvidia sono state effettuate in Russia dal primo aprile al 31 ottobre 2022 e 57 di queste contenevano GPU.