I sabotatori sostenuti dalla Russia vengono addestrati per incitare alla violenza durante le manifestazioni antigovernative in Moldavia: questo quanto denunciato da un deputato di Chisinau. Secondo quanto riferito dall’ex ufficiale Andrian Cheptonar, l’addestramento segreto farebbe parte di un piano del Cremlino per fare cadere il governo democraticamente eletto. “È assolutamente chiaro che la Russia voglia rovesciare il governo, ma non può fino a quando l’Ucraina resiste”, la sua versione ai microfoni del Times: “Ciò significa che puntano a una guerra ibrida”.



Il mese scorso le forze di sicurezza moldave hanno rivelato due programmi segreti di addestramento per i rivoltosi, uno nella capitale Chisinau e uno in Turchia: “È probabile che si stiano allenando di nuovo prima delle proteste del mese prossimo e molto probabilmente sono di nuovo sotto sorveglianza”. Gli inquirenti ritengono che le reclute fossero addestrate per incoraggiare gli scontri con la polizia durante le manifestazioni a Chisinau, organizzate da Ilan Shor, 36 anni, oligarca latitante con legami con Mosca che è stato sanzionato da Gran Bretagna e Stati Uniti .



“Russia sostiene sabotatori per violenze in Moldavia”

Il partito politico guidato da Shor – sei seggi in Parlamento – ha esortato a più riprese i suoi sostenitori a protestare contro l’aumento delle bollette, del carburante e l’inflazione. Ma in realtà è accusato di favorire la Russia nel tentativo di rovesciare il governo moldavo, al lavoro per aderire all’Unione Europea. Bruxelles sta già finanziando il governo e lo scorso giugno ha stanziato 40 milioni di euro per le forze armate.

La Moldavia ha ottenuto l’indipendenza dall’Unione Sovietica nel 1991, ma la Russia ha mantenuto un punto d’appoggio nella repubblica separatista della Transnistria. Shor, con il sostegno di Mosca, ha pagato diversi manifestanti per partecipare alle proteste: “La polizia ha confiscato milioni di leus moldavi, la valuta locale, destinati ai contestatori”.