La Russia torna a minacciare Finlandia e Svezia per la possibile adesione alla Nato. Sergei Belyayev, direttore del secondo dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, ha spiegato che avrebbe gravi conseguenze non solo politiche, ma soprattutto militari; infatti, costringerebbe Mosca ad adottare misure di ritorsione. “È ovvio che la loro adesione all’Alleanza, che è in primo luogo un’organizzazione militare, comporterebbe conseguenze politiche e militari che richiederebbero la necessità di rivedere le relazioni con questi Paesi e adottare misure di ritorsione”, ha dichiarato ad Interfax. D’altra parte, ha precisato che è troppo presto per entrare nel merito delle misure.
Parole che arrivano insieme alla notizia di una esercitazione Nato in Norvegia. Invierà infatti 30mila militari, 200 aerei e 50 imbarcazioni in Norvegia per le esercitazioni “Cold Response 2022” che cominceranno lunedì 14 marzo. Erano in programma da tempo ma, secondo quanto riportato dalla Bbc, alla luce della guerra in Ucraina acquisiscono un valore maggiore perché non si tengono lontano dal confine con la Russia.
DA LUNEDÌ ESERCITAZIONE NATO IN NORVEGIA
Le nuove minacce potrebbero essere legate alla telefonata tra il presidente ucraino Volodomyr Zelensky e quello finlandese Sauli Niinistö. Il primo al termine del colloquio ha twittato: “Dobbiamo fermare la guerra insieme”. Due giorni fa invece la premier svedese Magdalena Andersson, arrivando al vertice a Versailles, aveva dichiarato a proposito della guerra: “L’invasione dell’Ucraina ha cambiato la sicurezza in Europa”, quindi “dovremo spendere più soldi nella difesa”. Stoccolma, che non fa parte della Nato, ha annunciato l’intenzione di incrementare la spesa militare svedese al 2% del Pil, proprio come annunciato dalla Germania due settimane fa.
La premier svedese ha spiegato che gli Stati membri fanno riferimento alla Nato per i loro “impegni militari”, ma “devono rafforzare la sicurezza nazionale”, per questo ritiene importante un “finanziamento a lungo termine sostenibile per le spese destinate alla sicurezza”. Parole che non sono evidentemente piaciute alla Russia che ha fatto risuonare la sua minaccia contro Svezia e Finlandia.