Le sanzioni occidentali contro la Russia non sono riuscite a scalfire le banche russe, che anzi si sono rivelate più solide del previsto. A confermarlo il caso Sberbank, che dovrà pagare extraprofitti al Cremlino. Infatti, lo Stato russo otterrà dalla sua più grande banca 8 miliardi di dollari circa. Una somma importante per le casse dello Stato da cui Vladimir Putin può attingere le risorse per “pagare” la guerra in Ucraina. Il retroscena è stato rivelato dal Financial Times: la banca russa, controllata dal Cremlino, dovrà pagare 752 miliardi di rubli in dividendi, che corrispondono a circa 7,48 miliardi di euro. Peraltro, anno dopo anno i risultati di Sberbank sono positivi: l’anno scorso, ad esempio, segnalavamo che la principale banca russa aveva chiuso in utile il 2022 grazie al rublo.
Se da un lato abbiano la conferma delle buone condizioni di “salute” del sistema bancario russo, dall’altro emerge la resistenza dello stesso di fronte alle ondate di sanzioni occidentali. Il Financial Times evidenzia che il pagamento in questione segnala la ripresa del settore bancario russo dopo le diverse ondate di sanzioni dell’Occidente. Niente di nuovo, comunque, per la Russia, perché il dividendo che verrà pagato da Sberbank era stato preventivano nel bilancio statale dell’anno scorso.
“BANCHE RUSSE RESISTONO ALLE SANZIONI”
I mercati mondiali dei capitali hanno isolato le banche russe dopo l’invasione dell’Ucraina, la stessa Ue ha iniziato escludendo Sberbank da Swift, eppure le stesse hanno beneficiato di una crescita dei mutui ipotecari “sussidiati” dal governo e dei finanziamenti alle imprese, visto che l’economia di guerra della Russia ha alimentato la domanda di prestiti. I dividendi di Sberbank relativi all’anno scorso, in rubli, superano del 30 per cento quelli distribuito l’anno precedente, quando comunque si registrò una somma record: infatti, vennero versati 6,34 miliardi di euro.
Herman Gref, ad di Sberbank, ha precisato che quanto dovrà pagare la sua banca ammonta a metà degli utili del 2023. Metà dell’extraprofitto, circa 3,79 miliardi di euro, confluirà direttamente nel bilancio russo, in quanto la Russia detiene il 50% più un’azione di Sberbank. Così le casse del Cremlino potranno crescere per continuare a finanziare la guerra che Vladimir Putin ha scatenato in Ucraina dopo la sua invasione.