Con le Elezioni negli USA 2024 che sono ormai alle porte gli 007 della Casa Bianca sembrano aver intensificato i loro sforzi per monitorare e prevedere le – è bene dirlo: ipotetiche – interferenze da parte di paesi come la Russia e la Cina, scoprendo che già ora da parte del Cremlino sono in corso alcuni sforzi limitati per cercare di sostenere la vittoria di Donald Trump. A dirlo è stato un funzionario dell’Ufficio del Direttore dell’intelligence nazionale che – a condizione di anonimato – ha parlato con i media USA sulla sicurezza delle Elezioni, rispondendo anche ad alcune domande sulla posizione delle Russia rispetto ai due candidati in corsa – da un lato il già citato Trump, dall’altro l’uscente Joe Biden – e (appunto) sulle eventuali interferenze.



Partendo dal principio, il funzionario degli 007 americani si è rifiutato di fare qualsiasi nome alle domande su quale tra i due candidati per le Elezioni negli USA supporterà la Russia, limitandosi a sottolineare – e da qui i media hanno intuito il nome di Donald Trump – che non hanno visto “cambiamenti nelle preferenze” del Cremlino rispetto all’ultimo appuntamento elettorale; citando tra le ragioni il supporto americano “nei confronti dell’Ucraina” e il resto delle “politica [internazionale] più ampia”.



Elezioni USA 2024: l’allarme degli 007 sulle ipotetiche influenze da Cina e Russia a favore di Trump

Imbeccato sui già lanciati – sia nel 2016 che nel 2020, ovvero i precedenti appuntamenti con le Elezioni negli USA – allarmi sulle interferenze elettorali, il funzionario ha parlato – nuovamente senza citare Trump o nessun altro – di segnali chiari di un monitoraggio attento da parte della Russia dei social e dei media americani per cercare di guidare l’opinione di diversi gruppi di elettori in bilico per promuovere “narrazioni divisive e [denigrare] politici specifici”. Secondo il funzionario degli 007 USA “la Russia sta adottando un approccio che coinvolge l’intero governo per influenzare le elezioni, compresi il presidente, il Congresso e l’opinione pubblica”, guidando l’elettorato verso il candidato – e torniamo al mai direttamente citato Trump – che più si avvicina alla posizione russasull’Ucraina e le questioni correlate“.



In tutto questo non è mancata neppure una citazione alla Cina – il principale avversario geopolitico della Casa Bianca – che secondo il funzionario anonimo per ora non sembra avere “intenzione di influenzare” le Elezioni USA di novembre, limitandosi come la Russi a monitorare l’opinione pubblica sui social “per comprenderla meglio”.