La Russia sta valutando la possibilità di avviare i colloqui di pace con gli Usa per la guerra in Ucraina. L’indiscrezione è stata lanciata dall’agenzia Bloomberg a distanza di quasi due anni dall’invasione. Le richieste di Vladimir Putin si sarebbero ammorbidite in virtù delle lunghe tempistiche del conflitto, ormai in una fase di stallo. Il numero uno di Mosca, infatti, sperava che l’annessione sarebbe stata lampo, ma ciò non è avvenuto, sia per la reazione di Kiev sia per la presa di posizione dell’Occidente sulla questione.



È per questi motivi che adesso il tiranno russo starebbe pensando a delle nuove soluzioni, che potrebbero essere favorevoli anche per l’Ucraina stessa. In base a quanto emerge, infatti, la Russia potrebbe accettare di abbandonare la richiesta di neutralità di Kiev e, in caso di ultimatum, anche l’opposizione all’ingresso del Paese nemico nella NATO. In cambio Mosca riceverebbe “soltanto” il controllo sulle regioni orientali occupate dalle sue truppe, ovvero quelle dal Donbass alla Crimea.



Russia valuta colloqui di pace con Usa: la parziale smentita del Cremlino

Sul tema è stato interpellato Dmitry Peskov, portavoce di Vladimir Putin, che però ovviamente non ha confermato le indiscrezioni di Bloomberg. “È un resoconto sbagliato, non corrisponde assolutamente alla realtà”, ha affermato. Nonostante ciò, non ha neanche escluso le ipotesi di un più o meno imminente colloquio con gli Usa. “Il presidente ha più volte affermato che la Russia era, è e continuerà ad essere aperta ai negoziati”, ha aggiunto.

La questione della pace tuttavia si sviluppa su diversi fronti. Innanzitutto, al di là di quelle che sono le reali intenzioni della Russia, è da capire se l’Ucraina sia disposta a cedere le sue regioni orientali. Volodymyr Zelenski infatti ha sempre ribadito di avere intenzione di liberare l’intero territorio. La realtà però vede queste zone attualmente occupate dalle truppe ed un ritiro completo degli invasori appare arduo. Inoltre, c’è da considerare che negli Usa la situazione politica è tutt’altro che stabile, in vista delle elezioni: Vladimir Putin probabilmente scommette su un disimpegno statunitense in caso di ritorno al potere di Donald Trump.