RUSSIA: “PIANO PACE ITALIA? LO VALUTIAMO”
Quattro punti per una pace tra Ucraina e Russia che non può certo dirsi “semplice” ma che in un modo o nell’altro si dovrà raggiungere al più presto. Ebbene, tanto Kiev quanto Mosca fanno sapere di star leggendo e valutando il piano presentato, per l’appunto in 4 punti, dall’Italia di Mario Draghi.
Sui banchi di Ue e Onu è già arrivata l’ipotesi di trattativa avanzata dal nostro Paese, con le due “contendenti” che non intendono per il momento “stracciare” le carte e pronunciano un distensivo “valutiamo” dai rispettivi quartier generali. Nel colloquio con il Premier Draghi, il Presidente Zelensky aveva inizialmente sottolineato positivamente lo sforzo italiano di condurre ad una tregua immediata della guerra in Ucraina: «stiamo valutando assieme ai collaboratori, al pari di altre strade che portino la ripresa dei negoziati e al cessate il fuoco», fanno sapere fonti del Governo ucraino a “La Repubblica”. Oggi è arrivata anche la risposta del Cremlino e si accoda a quella ucraina, in sostanza: «Mosca sta valutando il piano di pace proposto dall’Italia per trovare un accordo sull’Ucraina», spiega il vice ministro degli Esteri russo Andrei Rudenko alla Tass, «L’abbiamo ricevuto da poco, lo stiamo valutando», e solo in seguito arriverà la risposta formale alla proposta italiana. Negli scorsi giorni dall’Unione Europea è l’Alto rappresentante per gli affari esteri dell’Ue Josep Borrell ad esprimersi in merito: «Abbiamo preso nota del piano di pace dell’Italia, ma dal punto di vista europeo questo deve passare dall’immediata cessazione dell’aggressione e dal ritiro senza condizioni dell’esercito russo».
GUERRA IN UCRAINA, IN COSA CONSISTE IL PIANO DI PACE ITALIANO
Il documento preparato dal Governo Draghi e consegnato dal Ministro degli Esteri Luigi Di Maio al segretario generale Onu Antonio Guterres, consta di 4 punti principali, 4 tappe per portare la tregua verso la supervisione di un Gruppo Internazionale di Facilitazione.
1- l’immediato cessate il fuoco
2- la garanzia che l’Ucraina rimanga neutrale e non entri nella Nato
3- una soluzione di compromesso su Crimea e Donbass
4- un nuovo patto di sicurezza europea e internazionale.
Nel passaggio da una tappa a quella successiva, si legge ancora nella bozza preparata dall’Italia, andrà «testata la lealtà agli impegni assunti dalle parti». Tale compito verrà svolto dal GIF – Gruppo Internaioznale di Facilitazione – formato da diversi Stati (ancora da definire quali, ndr), Onu e Ue. «Il GIF favorirebbe attività di monitoraggio, il dispiegamento di contingenti di pace e l’istituzione di missioni di osservatori». L’obiettivo principale è quello di far raggiungere alle parti – assicurandone la garanzia – accordi di pace con l’assistenza e il sostegno internazionali. Infine, il Gruppo dovrebbe inoltre promuovere «il coordinamento multilaterale per gli aiuti e per il sostegno alla ricostruzione attraverso una Conferenza di donatori». Se Mosca si dice disposta a discuterne nel dettaglio, la reazione ucraina è di fiducia nello sforzo profuso dall’Italia e dall’Ue per far finire la guerra, anche se resta chiarita una condizione per Kiev: «sacre e non barattatili l’integrità territoriale e la sovranità nazionale».