ILARIO PIAGNERELLI, L’ATTACCO DELLA RUSSIA PER UN’INTERVISTA

La Russia torna all’attacco dei media italiani, in particolare della Rai: stavolta nel mirino è finito l’inviato Ilario Piagnerelli. Maria Zakharova, la portavoce del ministero degli Esteri russo, ritiene che sia stato fatto un «elogio dei neonazisti ucraini» in un reportage in cui vengono ripresi mentre «indossano i simboli delle SS». In particolare, si fa riferimento al servizio realizzato dal giornalista della Rai.



Zakharova aggiunge che precedentemente l’inviato aveva già raccontato storie su Bucha e «su un neonazista morto appartenente a Settore Destro, fuorilegge in Russia», ma stavolta avrebbe raggiunto un nuovo livello per la portavoce del ministero degli Esteri russo, in quanto Ilario Piagnerelli ha realizzato un’intervista video in cui viene mostrato un uomo che porta il berretto col segno della divisione SS “Leibstandarte Adolf Hitler“.



Zakharova ha segnalato che è un gruppo d’élite che fu creato sulla base della guarda personale di Hilter e fu poi coinvolta nel 1° Corpo Panzer dei nazisti. Questa formazione è considerata responsabile di crimini di guerra commessi in URSS nella Seconda guerra mondiale.

“MEDIA ITALIANI RICORDANO GIORNALE DEI NAZISTI”

Zakharova ha ricordato che in Russia intanto è stato aperto un procedimento penale contro i due giornalisti italiani entrati a parer di Mosca illegalmente nel territorio russo per realizzare un servizio sull’invasione ucraina nella regione di Kursk.

Nel suo comunicato, la portavoce del ministero degli Esteri russi fa anche dell’ironia sul prossimo servizio di Ilario Piagnerelli, ritenendo possibile che filmi «un Ukronazi con i simboli della divisione “Reichsführer SS”», segnalando che «sarebbe più simbolico per il pubblico italiano alla vigilia dell’80° anniversario della tragedia di Marzabotto a sud di Bologna», dove quella divisione, secondo varie fonti, uccisero tra 770 e 1830 civili come rappresaglia per gli attacchi dei partigiani contro i soldati tedeschi.



Dall’ironia tagliente si passa all’attacco duro quando accusa i media italiani di «ricordare sempre più il giornale Völkischer Beobachter», organo ufficiale del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori (NSDAP). Zakharova auspica un riscontro dal governo italiano sulla questione: «Aspettiamo la reazione della Roma ufficiale».