Matteo Salvini è vicino a passare definitivamente all’opposizione e forse anche per questo la notizia uscita oggi da Buzzfeed sul Russiagate – e sui presunti fondi chiesti (ma non ottenuti) dalla Lega nell’ormai famoso vertice all’hotel Metropol di Mosca – non ha ottenuto grande visibilità nei media italiani, tutti intenti alla formazione del nuovo Governo Pd-M5s. Eppure il quotidiano americano, dopo aver di fatto “aperto” il caso Russiagate-Savoini mesi fa, torna con una nuova anticipazione dove di fatto rivela chi sono due dei tre uomini russi presenti al “vertice segreto” con il Presidente di Lombardia-Russia Gianluca Savoini. Si tratta di Andrey Yurgevich Kharchenko e di Ilya Andreevich Yakunin, spiega Buzzfeed dopo che quell’incontro del 18 ottobre 2018 è finito nel mirino della Procura di Milano per i presunti fondi richiesti (sottoforma di petrol-milioni per alcune concessioni all’Eni, ndr) dalla Lega di Matteo Salvini. Sempre secondo il quotidiano Usa, entrambi avrebbero legami «con il demagogo di estrema destra Aleksandr Dugin e con Vladimir Pligin, politico vicino a Putin». Si inizia a vedere con più chiarezza quantomeno chi fosse presente a quel tavolo in quel giorno di metà ottobre, nel pieno della spedizione di Salvini in Russia. Oltre ai due russi identificati, vi è un terzo ancora misterioso, poi Savoini, l’avvocato Gianluca Meranda e l’ex bancario Francesco Vannucci: tutti i tre italiani ricordiamo sono indagati per corruzione internazionale  dai pm di Milano.



RUSSIAGATE, PD TORNA AD ATTACCARE SALVINI

«Dugin è il padre di un’ideologia che Putin ha abbracciato in anni recenti che vede una Russia rinascente baluardo contro l’ovest liberale»; Pligin invece, sempre secondo Buzzfeed, ha avuto un ruolo nella politica estera russa in questi decenni di Putin al potere, con annesso avvallo alla bozza di legge che ha di fatto permesso alla Russia di “prendersi” la regione della Crimea. L’intero incontro al Metropol che ha dato inizio alla lunga indagine sul Russiagate “italiano”, era ricordiamo stato registrato e lo scorso luglio il giornalista di Buzzfeed Alberto Nardelli ne ha raccontato i contenuti basandosi sulla registrazione con diversi audio già pubblicati (ma non tutti, ndr). Come intanto è emerso dalle ultime notizie pubblicate dall’Ansa, Savoini non ha rinunciato al ricorso presso il Tribunale del Riesame, scelta opposta invece per Meranda e Vannucci: Da quanto ha appreso sempre l’Ansa, l’avvocato di Savoini, Lara Pellegrini, sta preparando una memoria da depositare nell’udienza di giovedì prossimo. Non si placano intanto le polemiche politiche dopo l’ultima novità emersa sul caso dei fondi illeciti (presunti) richiesti dalla Lega: «Moscopoli resta uno scandalo turpe su cui far luce anche se Salvini lascerà il Viminale. Noi non smetteremo neanche per un istante di cercare la verità», scrive su Facebook il capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali, Dario Parrini, non prima di concludere «Dinanzi a noi si staglia un quadro sempre più preoccupante. E che Salvini perseveri nel rifiuto di fornire le spiegazioni richieste più volte in Parlamento è uno scandalo nello scandalo francamente inaccettabile».

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