Il mondo delle legge in lutto dopo la morte della grandissima Ruth Bader Ginsburg, 87enne giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti, la più anziana in carica fra i suoi colleghi, e nel contempo la più famosa. La donna è morte nella notte fra venerdì 18 e sabato 19 settembre, malata da tempo a seguito di un tumore al pancreas. John Roberts, attuale giudice capo della Corte Suprema a stelle e strisce, ha detto di lei: «Il nostro paese ha perso una giurista di grandezza storica». Numerosi i commenti autorevoli fra cui quello di Donald Trump, presidente americano, nonché dell’ex Bill Clinton e di Barack Obama: «paladina – ha detto quest’ultimo riferendosi alla Ginsburg – per l’uguaglianza di genere». Ruth Bader era talmente popolare fra i giudici Usa che le era anche stato dedicato un documentario, con il titolo scelto non a caso “Notorious RBG”, il soprannome della stessa. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



RUTH BADER GINSBURG É MORTA. USA, È GIÀ SCONTRO SULLA NOMINA DEL SUCCESSORE

Grande cordoglio per la scomparsa di Ruth Bader Ginsburg, giudice della Corte Suprema che ha scritto pagine importanti della storia degli Stati Uniti d’America. Come dicevamo, si è già acceso lo scontro politico per la sua successione: Trump sarebbe pronto ad eleggere un altro conservatore prima del 3 novembre, prima delle elezioni, considerando anche il peso elettorale di una scelta in grado di spostare gli equilibri della Corte Suprema.



Ma continuano ad arrivare messaggi di cordoglio e di omaggio per RBG, queste le parole della speaker della Camera, Nancy Pelosi: «Incarnava giustizia, genialità e bontà. La sua scomparsa è una perdita incalcolabile per la nostra democrazia e per tutti coloro che si sacrificano e si sforzano di costruire un futuro migliore per i nostri figli». Così, invece, l’ex governatore dello Stato di Ny Andrew Cuomo: «Durante la sua straordinaria carriera ha rotto le barriere e le lettere RBG hanno assunto un nuovo significato, come grido di battaglia e ispirazione. La sua mente legale e la dedizione alla giustizia lasciano un segno indelebile sull’America». (Aggiornamento di MB)



RUTH BADER GINSBURG É MORTA, SCONFITTA DAL CANCRO

Lutto negli Usa: Ruth Bader Ginsburg è morta all’età di 87 anni, la giudice della Corte Suprema statunitense era malata da tempo di cancro al pancreas ed alcune complicazioni sono risultate fatali. Nominata nel 1993 dal presidente Bill Clinton, negli ultimi anni è stata il membro più anziano dell’ala liberale della Corte Suprema. Icona popolare, Ruth Bader Ginsburg è stata considerata una vera e propria paladina dei diritti e della lotta per la parità di genere: basti pensare alle sua battaglie per l’aborto, per il matrimonio tra persone dello stesso sesso, per l’immigrazione o ancora per l’assistenza sanitaria. Tantissimi i messaggi di cordoglio per la sua scomparsa, queste le parole del presidente Donald Trump: «Oggi la nostra nazione perde un titano della legge […] Sono dispiaciuto, è stata una donna formidabile». Queste, invece, le parole di Bill Clinton, che la nominò 27 anni fa: «L’America ha perso uno dei giudici più straordinari che abbiano servito alla Corte Suprema. Era un giudice magnifico e una persona meravigliosa e brillante».

SCOMPARSA RUTH BADER GINSBURG, SCONTRO SULLA NOMINA DEL SUCCESSORE

Ma la morte di Ruth Bader Ginsburg ha dato il via ad un nuovo scontro politico. Nel testamento politico dettato alla nipote, la giudice ha affermato: «Il mio più fervente desiderio è di non venire sostituita fino a quando non si sarà insediato il nuovo presidente». Se i democratici reclamano che sia il prossimo presidente a scegliere il successore, i Repubblicani – per voce del leader al Senato, Mitch McConnell – si sono detti pronti a votare la ratifica della nomina della Casa Bianca già nei prossimi giorni.

In attesa di nuovi aggiornamenti sullo scontro politico già in atto, segnaliamo i tantissimi messaggi di affetto per Ruth Bader Ginsburg sui social network. Soprannominata Notorious R.B.G.M, la giudice è stata sempre accolta con standing ovation nel corso dei suoi interventi pubblici e anche la Corte Suprema statunitense registra una perdita importantissima: «Oggi piangiamo, ma siamo fiduciosi che le generazioni future ricorderanno Ruth Bader Ginsburg come la conoscevamo noi, una sostenitrice instancabile e risoluta della giustizia», le parole del presidente della Corte Suprema John Roberts.