Mark Rutte, primo ministro dell’Olanda e nemico numero uno dell’Italia al Consiglio europeo. Per qualcuno la sua forza a Bruxelles è sorprendente, ma il peso che è riuscito a dare al suo Paese nel giro di un decennio è proprio frutto del suo lavoro. Non a caso ora si permette frasi del tipo: «Voglio controllare per cosa verranno usati i fondi del Recovery Fund». Il retroscena è stato svelato da Repubblica, secondo cui la sua forza deriva dalla battaglia per gestire gli eurofobi olandesi. Inoltre, ha spinto l’economia aumentando la presenza di multinazionali in Olanda e governando con tutti, dalla destra ai socialisti, incrementando la sua capacità negoziale. Il 53enne ha infatti stretto accordi con tutti, prosciugando elettoralmente chi governa con lui e avvicinandosi così ad Angela Merkel, con cui è il leader al potere da più anni in Europa. E ora si ritrova a pungolare il premier italiano Giuseppe Conte a Bruxelles: «Spero che prosegua le riforma perché indispensabile che la prossima volta Roma sappia rispondere da sola alla crisi». (agg. di Silvana Palazzo)
MARK RUTTE, “OSSO DURO” PER L’ITALIA
Mark Rutte è tra i grandi protagonisti del Consiglio Ue sul Recovery Fund, il leader dell’Olanda è il massimo rappresentante dei paesi frugali, ossessionati dal controllo delle spese e signor no in merito a possibili aiuti per gli Stati più in difficoltà per l’emergenza coronavirus. Un cliente ostico per l’Italia e per gli altri paesi del Sud-Europa, basti pensare a quanto accaduto all’ultimo summit di febbraio: promise di non negoziare sulla proposta sul bilancio Ue 2021-2027 e non si spostò di un centimetro. Un diplomatico che lo ha visto lavorare lo ha presentato così: «Da buon olandese, figlio di un commerciante, Mark Rutte è un bravo negoziatore. Se vuole ottenere 50 e sul tavolo c’è 10, lui spara 100. E alla fine porta a casa 40, che nei compromessi europei è da considerarsi un successo». Insomma, un osso a dir poco duro…
MARK RUTTE, FRUGALE ANCHE NELLA VITA PRIVATA
Ma, come spiega La Stampa, la frugalità e l’ossessione per il controllo delle spese fanno parte anche della sua vita privata. Scapolo, Mark Rutte abita ancora nell’appartamento acquistato dopo la laurea in Storia ed i suoi spostamenti non contemplano auto di grossa cilindrata: o la bicicletta o la vecchia Saab, ovviamente di seconda mano. E il suo carattere sobrio si rispecchia anche a tavola: niente pizza o fish&chips, il suo piatto preferito è il minestrone, storico avversario di quasi ogni bambino.
Tornando a cose più serie, la compostezza ed il rispetto delle regole rappresentano un cardine e lo ha testimoniato durante il lockdown. Mark Rutte ha infatti perso la madre nei mesi scorsi, vittima del lockdown: il primo ministro olandese non è andato a trovarla per non violare le norme ed è riuscito a vederla per l’ultima volta solo poche ore prima della sua morte.