Ryan, il bambino ferito a Ventimiglia

Durante la diretta di La Vita in Diretta, con la conduzione di Alberto Matano, in onda su Rai 1, si è tornati a parlare del caso del piccolo Ryan. Il bambino di 6 anni il 19 dicembre è stato trovato in fin dei vita a Ventimiglia dopo che era stato affidato alla nonna e al suo compagno. La procura, infatti, ora avrebbe aperto un’indagine con l’ipotesi che il piccolo sia caduto dalla macchina, oppure che si sia buttato volontariamente dalla stessa, magari per reazioni alla paura.



Le ferite più gravi sul piccolo Ryan, quelle potenzialmente letali, non sono, per la Procura, dovute ad un pestaggio che il piccolo avrebbe subito. Gli unici indagati rimangono i nonni, che tuttavia sono anche ancora a piede libero. Secondo il padre, Ryan si sarebbe lanciato dalla macchina per scappare, conscio che altrimenti sarebbe morto, rigetta l’ipotesi di una caduta volontaria e continua a sostenere che il piccolo sia stato pestato selvaggiamente. I nonni, contestualmente, hanno detto che stava cadendo dall’auto, mentre la nonna l’avrebbe afferrato al volo tenendolo saldo per le gambe. Insomma, sarebbe un vero e proprio giallo, a cui solamente la Procura, o una confessione, può trovare una risposta.



La madre di Ryan: “Ricorda più di quello che crediamo”

Secondo la procura, insomma, l’ipotesi della caduta dalla macchina di Ryan è plausibile, ma rimane ancora da chiarire se fosse o meno accidentale. La macchina appartenente al nonno, in queste ore, è sottoposta ad accertamento tecnico irripetibile per cercare delle tracce, soprattutto ematiche, ma anche impronte di qualche genere, che potrebbero dare una plausibile spiegazione dell’accaduto.

Secondo Roberta Bruzzone, avvocata criminologa che segue il caso del piccolo Ryan, ospite a La vita in diretta, “è un’ipotesi che considero, può avere una fondatezza, ma non è l’unica mossa dalla procura. Al momento, comunque, la macchina non sembra centrale della scena del crimine. Aspettiamo ulteriori approfondimenti e attendiamo soprattutto gli accertamenti sugli abiti di Ryan, che secondo me saranno più rilevanti”. Anche la madre del piccolo, Elena, era presente in trasmissione, attestando che suo figlio “sta meglio, è uscito dalla terapie semi intensiva ed ora è in riabilitazione, in fisiatria e sta molto molto meglio. I medici hanno detto che deve ancora mettere il bustino, deve togliere il gesso, quindi almeno 2 settimane, se non di più. Dopo il coma per capire quante cose di ricordasse”, la madre gli ha chiesto di contare fino a 10 in greco, “e l’ha fatto. Penso che lui si ricordi, magari gli shock possono cancellare le cose che sono appena successe, ma i numeri in greco erano almeno 3 settimane che nessuno glieli chiedeva, quindi secondo me ricorda più di quello che crediamo“.