Un albergo che vanta ben sei stelle eppure ha su TripAdvisor alcune delle peggiori recensioni di sempre (tanto da diventare a suo modo “cult”, ma in senso contrario), considerato un piccolo vanto e che all’interno invece ricorda alcuni dei più grigi esempi di architettura sovietica? Ebbene, nell’affollato panorama dell’hospitality internazionale esiste pure questo e per visitarlo si deve puntare la bussola in direzione della Corea del Nord e più precisamente nel Distretto di Mangyongdae e nei pressi della capitale Pyongyang, dove ha sede il Ryanggang Hotel che è considerato, forse un po’ eccessivamente ma oramai la sua pessima fama precede anche l’effettiva mediocrità della struttura stessa, come il “più brutto del mondo”. Che si tratti di uno dei tanti esempi negativi che arrivano dal Paese in cui vige una delle più feroci dittature del pianeta o una sorta di “trollata” in un certo modo pure consapevole da parte dei suoi proprietari, quello che conta è che oggi questo complesso che ricorda le case popolari di certe zone degradate in Italia o di alcuni Stati dell’Est negli Anni Ottanta è diventato famoso in tutto il mondo grazie anche al laconico commento di un utente che sul già citato sito di recensioni di hotel, ristoranti e strutture ricettive aveva così scritto: “Sembra peggio di una prigione”. Amen.



RYANGGANG HOTEL IN NORD COREA

Il Ryanggang Hotel di Pyongyang, che ricordiamo non ha nemmeno un sito Internet a quanto è dato sapere (e anche qui l’impressione da una parte è di trascuratezza e dall’altra che qualcuno… ci marci cominciando a sfruttare anzi a proprio favore la pubblicità negativa), fu inaugurato nel 1989 su una collina della capitale del Paese che sovrasta i fiumi Taedong e Pothong e nei pressi del Seosan Stadium e per un’area totale di circa 33mila metri quadri: composto da due edifici principali e di cui uno a forma di vela (che ricorda quelle omonime che saranno abbattute a Scampia) ha in dotazione più di 300 camere, un ristorante panoramico girevole e anche una libreria e una sala biliardo. Ma quello che lo rende così unico nel suo genere è il fatto che sembra una versione in miniatura della stessa Corea del Nord: poco accogliente, nemmeno bello da vedere e tuttavia da quelle parti viene definito un albergo a sei stelle e quindi uno dei migliori dello Stato. Ma proprio per questo negli anni, e soprattutto di recente col vero e proprio boom che hanno fatto registrare le interazioni social su Instagram, è diventato una meta di culto per gli invero pochi che vogliono trascorrere le proprie vacanze nel Paese di Kim Jong-un e postare gli scatti incredibili non solo degli esterni ma pure delle camere del Ryanggang Hotel, tra letti scomodi e un tourbillon di marmo e cemento negli spazi comuni.



“L’ALBERGO PIU’ BRUTTO DEL MONDO”? ECCO PERCHE’…

A cosa è dovuta dunque la pessima reputazione del Ryanggang Hotel? Se uno dei pochi aspetti positivi è la vista sulla capitale dalla collina su cui è ubicato e, in generale, il divertimento nello scoprire alcuni aspetti surreali della società e del modo di vivere nordcoreano (c’è nelle camere un vecchio tv color sintonizzato sull’unico canale nazionale che trasmette non stop la propaganda del regime), a venire criticato è soprattutto il design e l’architettura da casermone sovietico, con colori freddi e che rimandano più a una prigione o un dormitorio. Stando alle recensione di chi vi ha soggiornato, inoltre, non sempre la pulizia sarebbe impeccabile e si verificherebbero non così infrequentemente dei cali di elettricità, per non parlare della mancanza di acqua calda in alcune ore del giorno e della scomodità dei letti formati essenzialmente da delle assi di legno: ovviamente, come spesso accade in questi casi, la critica spesso sfocia nel parossismo e la leggenda, ma indubbiamente il Ryanggang è quanto di meno ospitale vi possa capitare di provare tanto che qualcuno ironizza che sia più adatto a temprare lo spirito dei più avventurosi o per ospitare delle esercitazioni di sopravvivenza in stile militare (cosa che potrebbe anche risultare originale e interessante per qualcuno), senza dimenticare che le istruzioni di manopole e altri congegni sono tutti in lingua coreana senza possibilità di avere una traduzione in inglese. Insomma, a parte il ristorante panoramico e la sala karaoke (una vera e propria istituzione nelle società orientali) c’è poco da salvare e il vero “plus” di trascorrere una notte in questo albergo è quello di avere poi una storia originale da raccontare agli amici. E pensare che i tour operator locali lo indicano come uno degli alberghi più lussuosi della Corea del Nord: “Non voglio nemmeno immaginare come siano gli altri, allora…” è il sarcastico commento di un utente su TripAdvisor a cui affidiamo la chiosa.

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