Mikhail Saakashvili, ex leader della Georgia, parla dal letto di ospedale nel quale si trova in gravi condizioni fisiche dopo essere stato trasferito d’urgenza dal carcere di Tbilisi. Attraverso i suoi avvocati ha rilasciato due lunghe interviste al quotidiano francese Le Figaro e a Sky News, nelle quali accusa duramente l’attuale partito politico di maggioranza e Putin, colpevoli di averlo avvelenato quando si trovava in galera, e ribadisce il suo sostegno all’Occidente e all’Ucraina.



Inizia parlando delle sue attuali condizioni fisiche l’ex presidente della Georgia, che afferma senza mezzi termini: “Sto per morire“. Avrebbe infatti in poco tempo perso più di 50 chili, come sintomo del presunto avvelenamento da parte dei filorussi, che con quest’atto avrebbero condannato il suo appoggio alle manifestazioni del popolo a sostegno dell’Ucraina e di avvicinamento all’Occidente nel 2021. Gli avvocati hanno confermato alla stampa che Saakashvili è in pessime condizioni e avrebbe l’aspetto di “un prigionero di un campo di concentramento nazista“. Ai giornalisti è stato vietato l’accesso in ospedale, ma l’ex leader georgiano vuole rendere pubbliche le sue dichiarazioni e mettere in guardia i cittadini dal rischio di vendetta degli oligarchi e avverte i manifestanti: Restate molto vigili, siate pronti a mobilitarvi con breve preavviso, a causa dello stato d’animo vendicativo del regime degli oligarchi”.



Mikhail Saakashvili: “Avvelenato dai russi in carcere”

Mikhail Saakashvili si trovava in carcere a Tblisi dal 2021, accusato di “abuso di potere“, e ora appoggia la protesta popolare contro l’attuale governo con a capo oligarchi filorussi, che, secondo l’ex presidente, non avranno vita facile dopo che l’Ucraina vincerà la guerra. La sua previsione per il futuro è infatti quella di “una lotta continua tra manifestanti e politici, visto che la corruzione resta a livelli altissimi e i servizi per i cittadini stanno scomparendo”. Il principale problema sottovalutato dall’attuale partito di maggioranza, secondo Saakashvili, è che “quando l’Ucraina vincerà, il suo sistema si disintegrerà automaticamente. La Georgia non sarà mai più un regime individuale come lo è oggi. Sarà sotto l’influenza dell’Ucraina e si avvicinerà all’Ue e alla Polonia“.



La protesta dei manifestanti dimostra chiaramente però che la popolazione vuole resistere alla forza bruta della Russia e Saakashvili vede in Zelensky un uomo che per la prima volta è andato contro la corruzione. Il presidente ucraino deve essere un modello da seguire per iniziare una nuova “rivoluzione della dignità”. Il rischio di guerra civile contro le riforme filorusse resta alto. L’ex leader ha detto chiaramente che “è Putin a voler comandare riforme e leggi al paese, agendo attraverso l’attuale classe politica dirigente”.  E poi ribadisce l’accusa di avvelenamento: “Ricordo il giorno esatto in cui sono stato avvelenato, quel giorno in cui improvvisamente ho sentito tutti i sintomi e da cui la mia salute è peggiorata terribilmente”.