L’uso della scrittura a mano sta scomparendo. Complice il computer e gli smartphone, le persone, a cominciare dai più giovani, non sanno più utilizzare questo metodo di scrittura e per capire meglio il fenomeno Uno Mattina in Famiglia ha intervistato il professor Francesco Sabatini: “Io scrivo ancora in corsivo perchè è il primo gesto con cui fisso le mie idee, è connaturato con mente e corpo la mia scrittura, anche se comunque non mi rifiuto di usare gli strumenti, la scrittura ha bisogno di tutti gli strumenti”.
Una volta a scuola si insegnava la calligrafia, oggi non più: “Abbiamo perso molto – ha spiegato Francesco Sabatini – per Calligrafia si intende ‘bella scrittura’ ma non esageriamo. La scrittura a mano non deve essere sempre calligrafica, diventa un esercizio di estetizzazione della scrittura, può essere anche normale la scrittura a mano, la ricercatezza è un’altra questione. E’ vero che fino all’800 si insegnava proprio calligrafia… la scrittura di Benedetto Croce non era affatto calligrafica, ieri mi mostravano una lettera sua in cui non si capivano molte parole. La scrittura a mano, è una forma in cui noi fissiamo le nostre idee in maniera diretta”.
FRANCESCO SABATINI: “CALLIGRAFIA TERMINE CHE SI PRESTA A DUE VALORI”
Poi Francesco Sabatini ha continuato: “Calligrafia è un termine che si presta a due valori: la ricercatezza fa parte del disegno, l’immediatezza della scrittura a mano non ha bisogno della raffinatezza. Se si insiste nella ricerca dello svolazzo forse andiamo fuori strada, la scrittura a mano deve essere diretta a chiara. E’ necessario la chiarezza, poi nel tempo le cose sono andate in varie dimensioni, pensiamo alla scrittura prima dell’invenzione della stampa”.
Quindi ha continuato: “Differenze fra stampatello e corsivo? Maiuscolo e minuscolo, sono nozioni necessarie, fanno parte dell’educazione al disegno, al tratto grafico, ma la mano la vogliamo usare ed educare o la vogliamo lasciare come un pezzo inutile del nostro corpo?”. Il professor Francesco Sabatini ha quindi concluso: “Il pc è uno strumento che serve a tutti. Educare la mano a rendere la scrittura canonica e intelleggibile è importante, poi esercitarsi nelle forme storiche è una forma di educazione a formare e rappresentare oggetti e disegno. E’ importante ma non fondamentale, ma la scrittura a mano non può scomparire dalla scuola primaria”.