Tanti gli spunti forniti dall’intervista di Francesca Fagnani a Sabina Began. Nel corso di “Belve”, l’Ape Regina non ha esitato a definire “fantastico” il suo rapporto con la droga. L’attrice tedesca di origini bosniache ha spiegato: “Mi sono divertita veramente tanto, non posso dire che rimpiango quel periodo, mio drogavo e mi piaceva tanto. Era un periodo, poi non è che fossi proprio fuori. Cosa mi facevo? Cocaina e anche fumo, con quelli del teatro il fumo”. La Began, come sempre senza troppi peli sulla lingua, ha successivamente svelato di aver provato anche il crack, prima di raccontare alla sua interlocutrice un aneddoto inquietante: “Una volta avevo preso talmente tanta cocaina che ero a tremila e non riuscivo a dormire, allora presi un sonnifero. Potresti anche morire in questi casi, ma non mi ha fatto nulla”. (agg. di Dario D’Angelo)
SABINA BEGAN OSPITE A “BELVE”
Sarà Sabina Beganović, in “arte” Sabina Began, la protagonista della nuova puntata di “Belve” di questa sera su Rai2: nel terzo appuntamento col talk show curato e condotto da Francesca Fagnani e in onda in seconda serata a partire dalle ore 22.55 i riflettori si accenderanno sulla 46enne attrice tedesca di origine bosniaca salita agli onori delle cronache non solo per la sua sbandierata relazione che avrebbe avuto con l’ex premier Silvio Berlusconi ma anche per essere stata la celebre “ape regina” del cosiddetto bunga bunga, termine che a detta della stessa Began sarebbe stato usato dalla stampa dell’epoca proprio grazie a lei.
Scomparsa dagli schermi televisivi oramai da qualche anno, dopo essersi lasciata alle spalle gli scandali legati alla torbida vicenda del Rubygate e poi la condanna comminatale dal Tribunale di Bari per induzione e sfruttamento della prostituzione in relazione alla vicenda delle escort, la Began aveva tempo fa deciso di lasciare l’Italia e rifarsi una nuova vita. E l’ospitata di questa sera a “Belve” sarà di fatto la prima occasione per raccontarsi, tornando sui fatti del passato e spiegando invece chi è diventata oggi. E dalle prime anticipazioni relative alla puntata in onda questa sera su Rai 2 l’attrice spazia a 360 gradi parlando della droga ma anche delle violenze subite da bambina, della sua “ossessione” per Silvio Berlusconi e della sua successiva conversione. “Non ho mai avuto un uomo dopo Silvio” confessa alla Fagnani, confermando che il legame emotivo col leader di Forza Italia sarebbe rimasto intatto anche a distanza di anni.
SABINA BEGAN, “SILVIO? IL MIO ULTIMO UOMO: E QUELLA TRAPPOLA A BOCCHINO…”
Anzi nel corso della lunga chiacchierata con la Fagnani, Sabina Beganscoppia in lacrime proprio quando rievoca il rapporto di cui lei, in passato, tanto ha detto e rivelato sui giornali: dopo aver ammesso che se rivedesse oggi l’ex Primo Ministro lo abbraccerebbe, la 46enne originaria di Amburgo comincia all’improvviso a singhiozzare senza riuscire più a contenersi. Una reazione sorprendente e molto umana che stupisce, ma solo fino a un certo punto se si tiene conto di quanto ammesso dalla diretta interessata in alcune vecchie interviste: e quando la conduttrice le chiede se sia il pensiero di Berlusconi a farla stare così male, la Began annuisce sbrigativamente senza aggiungere altro.
Ma nel corso della puntata di “Belve”, l’ex “ape regina” dei party di Arcore parla anche di altro: a partire dall’esperienza con le droghe (“Ero sempre fatta”) per finire a quella che fu una trappola ben architettata ai danni di Italo Bocchino, ex colonnello di AN e fedelissimo di Gianfranco Fini ai tempi di quel ‘defunto’ centrodestra in coalizione con Forza Italia. Alla domanda della Fagnani, che ricorda come oramai ne sia passata di acqua sotto i ponti da allora e che quindi è tempo di ‘confessare’, la 46enne ha ammesso di aver attirato il politico in un flirt e di averne rivelato particolari compromettenti perché Bocchino era non proprio visto di buon occhio nell’entourage berlusconiano. “Un trappolone? Sì, assolutamente perché questo abbaiava come un cane addosso a Silvio… Non ce la facevo più e neanche lui (…) allora sono andata da lui e ho detto ‘Senti, c’è questo qua, capito?’, ci siamo guardati… e vai!”. Il resto è storia (sic).