Sabina Ciuffini, storica valletta di Mike Bongiorno e del Rischiatutto, si è raccontata sulle colonne del quotidiano “La Verità”. Nata a San Juan, in Argentina, da genitori italiani, la donna ha ricordato come avvenne il suo primo incontro con il grande Mike: “Scendevo dalle scale del liceo classico ‘Giulio Cesare’ a Roma con i libri di latino. Avevo minigonna e cappotto lungo. Mi fermò, ma subito non lo riconobbi, perché mio padre era un intellettuale e la tv si guardava poco. Pensai che volesse farmi la corte. Ma lui mi disse: ‘Cos’ha capito? Signorina, le sto offrendo uno stipendio!”. Avevo 17 anni e mezzo”.



Al provino Sabina Ciuffini si presentò e fu scelta da Mike Bongiorno e da Bruno Voglino, noto autore televisivo: “Il contratto lo firmò mia madre, perché ero ancora minorenne. Mio padre era piuttosto severo, di sera non potevo uscire. Ci diceva: ‘Fin quando non avrete uno stipendio, qui comando io’. Poi intuì il valore dell’occasione e mi lasciò andare a Milano per il programma”. Tuttavia, Sabina Ciuffini mise a rischio la sua carriera per la copertina di “Playboy”, nel 1974: “Nella fotografia si vede solo la schiena. Mike andò su tutte le furie e ci rimasi di m*rda. Le foto erano belle, non si vedeva niente. ‘Sabina, il problema non è delle foto, ma dell’articolo’, disse. C’erano cose per un pubblico voyeur. […] A me tolsero il contratto pubblicitario della Soflan, a Carosello, ma mi scritturarono per quello della Dreher, ‘la ragazza moderna che beve la birra in costume'”.



SABINA CIUFFINI: “MIA SORELLA VIRGINIA MORÌ DI LEUCEMIA, MA IO LE HO REGALATO 15 ANNI DI VITA”

Nel prosieguo della sua chiacchierata con “La Verità”, Sabina Ciuffini ha ricordato che il suo ex marito era affascinato dal buddismo: “Il mio non è stato un matrimonio felice. Ero molto innamorata, ma soprattutto volevo dei figli. Lui ha dedicato la sua vita al buddismo, che è una filosofia. Siamo cattolici, battezzati. Magari non sono praticante, ma entrare in chiesa è bellissimo”.

Un pensiero, poi, va alla sorella Virginia, che era una giornalista ed era più grande di due anni rispetto a Sabina Ciuffini: “La leucemia è apparsa quando aveva circa 42 anni. È morta a 55. Fui felice di poterle donare il mio midollo osseo, compatibile al 99,6% con il suo. Ci sono pochissime probabilità che, anche se hai molti fratelli, uno di essi abbia il midollo compatibile. Il prelievo è un intervento semplice e avviene dalle ossa iliache e non dalla spina dorsale. Virginia doveva morire subito, ma così è vissuta altri 15 anni, ha visto la figlia, Eleonora, sposarsi, e nascere il primo nipote, Davide”.