Il bis di Sergio Mattarella è possibile, ma non va manipolata la durata del mandato: categorico Sabino Cassese. Il celebre costituzionalista ieri è intervenuto ai microfoni di Tg2 Post: «La Costituzione non lo prevede e non lo esclude. Il problema di una rielezione si pone se la  rielezione viene condizionata a una breve durata del mandato: la durata del mandato è di sette anni e non si può manipolare».



Nel corso del suo intervento, Sabino Cassese ha acceso i riflettori sul ruolo dei partiti, che potrebbero essere relegati a un ruolo di secondo piano con la possibile elezione di Draghi al Colle e di un tecnico a Palazzo Chigi: «Il vero problema in questo momento è un altro: in un sistema politico così frammentato, non prevale necessariamente chi ha il maggior numero di parlamentare, ma chi ha una maggiore forza aggregativa. Essendo tutte le forze politiche impegnate in questa scelta, fanno tutte brutta figura se non riescono a mettersi d’accordo».



SABINO CASSESE SULLA CANDIDATURA DI SILVIO BERLUSCONI

Giovedì, invece, ai microfoni di Piazzapulita, Sabino Cassese è tornato sulla possibile candidatura di Silvio Berlusconi e non si è detto particolarmente stupito della mossa del Cavaliere: «Non sono assolutamente sorpreso, lui è come l’anatra di Goethe: spesso scompare ma sempre riappare. Condannato e sotto processo? Il Presidente Ciampi gli consigliò fin dall’inizio di interrompere il conflitto d’interessi. Se questo fosse accaduto, la sua storia sarebbe stata diversa». Sabino Cassese ha poi ricordato: «Lui ha raccolto un consenso che ha fatto di lui il leader più longevo nella storia repubblicano per la presenza sul palcoscenico politico. E poi c’è la questione della vita privata, questo fa parte del giudizio etico e morale, non del giudizio politico, ma viene messo nel conto da tutti».

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