Sabino Cassese è un fiume in piena ai microfoni di Libero. Il giudice emerito della Corte Costituzionale ha detto la sua sul panorama politico attuale, esprimendo parecchia preoccupazione. Il noto giurista si è detto inquietato dalla liquefazione dei partiti, dalla partecipazione attiva molto ridotta, nonché dall’instabilità dei governi e dalla scarsa attitudine dei politici alla cooperazione, mettendo poi nel mirino il sistema scolastico («in questi giorni l’attenzione è rivolta ai banchi di scuola, mentre si dovrebbe discutere del grado di istruzione della società»). Poi una battuta sull’ipotesi di rinvio delle elezioni regionali in programma il 21 settembre: «Abbiamo dimostrato capacità di rispettare regole e disciplina. Abbiamo imparato a stare in fila dinanzi ai negozi. Perché non dovremmo fare lo stesso ai seggi elettorali?».



Sabino Cassese ha successivamente ribadito che il governo giallorosso ha imboccato due strade sbagliate nel corso di questi mesi: «Ha trattato la pandemia come una calamità che richiedeva interventi di protezione civile, invece che interventi sanitari. Ha reagito con strumenti inappropriati, salvo poi correggersi, riconoscendo il proprio errore. A questo si aggiunge la confusione delle lingue dei dpcm e delle circolari, una Babele che sta dando lavoro ai magistrati. Altro errore: non aver unificato gli interventi di profilassi internazionale, spettanti allo Stato, al Servizio sanitario che si chiama nazionale, non è la somma di tante repubbliche sanitarie indipendenti».



«Pannicelli caldi: conta la qualità, non la quantità», il commento icastico di Sabino Cassese sul taglio dei parlamentari, ed è altrettanto netto il suo giudizio a proposito dell’uso smodato di Dpcm da parte del premier Giuseppe Conte: «Sono stati troppi, e troppo contraddittori. Sono stati lo strumento sbagliato. E il parlamento non ha presidiato a sufficienza la produzione di dpcm. Per non parlare del modo in cui erano scritti».

Leggi anche

Sondaggi politici 2024, media post Regionali/ Cala FdI, Pd fermo sotto 23%: Lega miglior dato dalle Europee