Marcel Sabitzer è finito in quarantena per aver contratto il Coronavirus, ma nessuno lo sapeva. L’austriaco gioca nel Lipsia, e nell’ultima giornata della Bundesliga è stato tra i protagonisti del 5-0 con cui la squadra controllata dalla Red Bull è passata sul campo del Mainz, confermando il terzo posto in classifica e continuando a sognare idealmente la vittoria del campionato. Il caso è stato portato alla luce da Bild e Kicker, che hanno detto di come Sabitzer e un fisioterapista del gruppo fossero risultati positivi al tampone effettuato su tutti i giocatori e lo staff del Lipsia, controlli necessari prima di riprendere gli allenamenti di gruppo e viaggiare così verso la ripresa del campionato. L’austriaco, vice capitano della squadra allenata da Julian Nagelsmann, ha così dovuto affrontare i quindici giorni di quarantena previsti per qualunque contagiato.
SABITZER POSITIVO AL CORONAVIRUS
Quando i tamponi successivi hanno dato esito negativo al Coronavirus, Sabitzer è tornato ad allenarsi; alla ripresa del campionato tedesco il Lipsia ha pareggiato contro il Friburgo – perdendo due punti importanti nell’inseguimento alla capolista Bayern – e il diretto interessato ha giocato appena 21 minuti. Niente di strano, se pensiamo che altre squadre dopo la lunga sosta forzata hanno lasciato in panchina qualche titolare e il Bayer Leverkusen, che non può fare passi falsi se vuole qualificarsi in Champions League, ha addirittura fatto esordire (come titolare) il giocatore più giovane nella sua storia, il diciassettenne Florian Wirtz. A stupire è il fatto che della positività di Sabitzer nessuno fosse a conoscenza: nelle settimane precedenti il Coronavirus aveva colpito Colonia e Dinamo Dresda e le notizie erano prontamente arrivate.
Di fronte alla richiesta di chiarimenti, il Lipsia ha scelto di non rispondere: questo è successo nel fine settimana, quando la malattia di Sabitzer era già arrivata alle orecchie di tutti e dunque non ci sarebbe stato motivo per mantenerla segreta. A questo punto, le spiegazioni possibili sono due: che l’austriaco e/o il fisioterapista della società abbiano contagiato altre persone all’interno del gruppo, e si stia cercando di tenere il riserbo, oppure che il Lipsia abbia volutamente mantenuto un profilo basso, eventualmente insegnando una lezione: giocare a calcio e andare incontro a qualche inconveniente senza per questo farne una campagna pubblicitaria, a prescindere dal messaggio che si voglia lanciare attraverso di essa. Nei prossimi giorni potremo valutare se ci saranno novità in merito, del resto un contagio all’interno del Lipsia sarebbe facilmente tracciabile scorrendo la lista degli indisponibili per la prossima partita.