Il caso della morte di Sabrina Beccalli arriva nella piaza de “I Fatti vostri”. Pochi giorni fa il colpo di scena che ha visto il giudice per l’udienza preliminare, Elisa Mombelli, condannare Alessandro Pasini a 6 anni di carcere per distruzione di cadavere della donna ma non per il suo omicidio volontario, come richiesto dal pm Lisa Saccaro, che aveva chiesto per il cremasco 28 anni di carcere. In assenza della prova che la notte di Ferragosto 2020 Pasini abbia ucciso la 39enne l’uomo è stato scarcerato.
A parlare di questa decisione nella piazza de “I Fatti vostri” è stata sua sorella Teresa, l’ultima persona che ha visto Sabrina ancora viva: “Era venerdì pomeriggio, ero passata da lei perché a marzo noi abbiamo perso la mamma di Covid, e pian pianino mi stava pagando il funerale perché ci teneva. Ero andata lì a fare 4 chiacchiere. Due giorni dopo mi hanno chiamata i carabinieri perché non trovavano Sabrina. Con mia sorella Simona sono andata al comando e abbiamo fatto denuncia di scomparsa. La macchina è stata trovata bruciata nelle campagne di Vergonzana, un agricoltore aveva sentito uno scoppio, poi un incendio“.
SABRINA BECCALLI, LA SORELLA: “UCCISA PER LA TERZA VOLTA”
I vigili del fuoco hanno rinvenuto nella macchina delle ossa, poi un veterinario ha certificato che erano di un cane, sbagliando clamorosamente perché erano proprio i resti di Sabrina Beccalli. Teresa non ha dubbi sulle responsabilità di Alessandro Pasini: “Quest’uomo non era un amico, ma un conoscente di mia sorella, ci tengo a sottolinearlo. Sapevo essere fidanzato di una carissima amica di mia sorella“. Durante l’intervista Teresa Beccalli ha commentato le immagini che facevano vedere i vigili del fuoco nell’atto di entrare nell’appartamento dove, dice la donna, “lui ha ucciso mia sorella. I vigili del fuoco non trovando le chiavi sono entrati da una finestra e con la loro strumentazione l’hanno trovata satura di metano. Lui per far sì che non si trovasse nulla aveva ben pensato, a suo avviso, di far saltare tutto in aria“.
In puntata è intervenuto anche l’avvocato Antonino Andronico, legale della famiglia di Sabrina: “Questa sentenza ci lascia totalmente sconcertati perché riconosce la responsabilità del Pasini solo per la distruzione del cadavere e dell’autovettura quando la pubblica accusa aveva chiesto 28 anni di reclusione per un omicidio che nel corso delle indagini preliminari si configurava come pluriaggravato. (…) Auspichiamo che la Procura coerentemente impugni questa sentenza perché Sabrina ha il diritto di avere giustizia“. La stessa giustizia che chiede anche la sorella Teresa: “Sabrina ha lasciato un figlio di 16 anni, voglio giustizia anche perché ci sono tutte le prove di un omicidio. Voglio sapere cosa c’è scritto in questa sentenza, perché mia sorella è stata uccisa per la terza volta. E dico terza perché oltre al fatto di averla uccisa, un veterinario l’ha smaltita come se fosse un cane: la terza volta ce l’hanno uccisa in tribunale, vedere libero Pasini è stato come morire anche noi. Io l’ho guardato negli occhi, e non li abbasso, perché sono dalla parte della ragione“.