Si riaccendono i riflettori sul caso di Sabrina Beccalli, la donna trovata senza vita a Crema nell’estate del 2020 ed il cui cadavere fu scambiato per la carcassa di un animale. Il 46enne Alessandro Pasini, accusato di aver ucciso Sabrina Beccalli, è stato assolto nelle passate settimane per mancanza di prove. Nelle motivazioni dell’assoluzione si legge infatti che non ci sarebbe la prova dell’omicidio. L’uomo è stato condannato a sei anni solo per distruzione di cadavere e incendio.
Lo stesso magistrato che ha assolto Pasini ha spiegato di essere stato costretto a farlo per via di una serie di errori nelle indagini. Il giudice infatti ha sottolineato come proprio lo scambio dei resti della vittima per la carcassa di un cane si trattò di un “clamoroso errore nelle fasi iniziali delle indagini”, motivo per il quale non fu possibile stabilire il responsabile. E’ quanto si legge nelle motivazioni della sentenza con cui il 29 ottobre scorso fu assolto Alessandro Pasini e messe nero su bianco.
Morte Sabrina Beccalli, motivazioni assoluzione
Nelle 39 pagine delle motivazioni della sentenza di assoluzione, si legge che la dispersione di gran parte dei resti di Sabrina Beccalli avrebbe impedito il meccanismo del decesso. Erano stati due veterinari a dire che quei resti trovati non erano appartenenti ad un essere umano: “Io mi sono limitato a fare un controllo a vista della salma”, si era giustificato uno di loro, telefonicamente, ai microfoni di Lombardia Nera. “Per me quello era un cane, sono stato a guardarlo per mezzora cercando di capire qualcosa di umano, non aveva nulla di umano”, aveva aggiunto.
A causa di quell’errore però, non può dirsi provata al di là di ogni ragionevole dubbio la responsabilità del 46enne assolto perché il fatto non sussiste. Una sentenza che aveva scatenato la rabbia dei familiari di Sabrina: “Non conta niente la vita di una donna, di una madre”, aveva tuonato la sorella di Sabrina. Per la procura la notte di Ferragosto del 2020 la donna fu uccisa con un colpo alla testa inferto da Pasini, mentre quest’ultimo ha sempre sostenuto di averla trovata esanime in bagno e di essere stato preso dal panico. Quindi per questo avrebbe caricato il corpo in auto dandogli poi fuoco. Entrambi avrebbero assunto droga. Per il giudice non vi è certezza scientifica che il trauma possa essere stato indotto da un colpo ad opera di Pasini.