Si riaccendono i riflettori sul caso di Sabrina Beccalli, donna trovata morta in provincia di Crema nell’agosto 2020 e per il cui omicidio è accusato il conoscente Alessandro Pasini. Del giallo se ne è parlato ieri nel corso della trasmissione di Rai3, Chi l’ha visto, ripercorrendo l’intero caso: è lo scorso Ferragosto quando dei residenti notano un’auto a fuoco nelle campagne di Vergonzana, chiamando i soccorsi. I vigili del fuoco, dopo aver recuperato la targa e allertato i carabinieri spiegano di aver trovato nella vettura la carcassa di un cane. In realtà si tratta del corpo di Sabrina, scambiato per quello di un animale e mandato all’inceneritore e sul quale, dunque, non è più possibile eseguire un’autopsia.



Antonino Andronico, legale della famiglia Beccalli, intervenendo a Chi l’ha visto ha spiegato, come ripreso da Il Giornale: “il 16 di agosto, interviene l’autorità sanitaria locale, l’Ats, e interviene non il medico legale, come vorrebbe l’articolo 5 del regolamento di polizia mortuaria, ma un veterinario”. Il veterinario nella sua relazione avrebbe scritto: “Dalle evidenze risulta che la carcassa animale ritrovata nell’auto è identificabile come animale della famiglia dei canini e del genere canis di non giovane età e non si riscontra la presenza di alcun microchip. […] Si lascia la carcassa in loco e si decide per il successivo smaltimento mediante ditta apposita”.



SABRINA BECCALLI “SCAMBIATA PER UN CANE”: LA RABBIA DELLA FAMIGLIA

Nel frattempo le ricerche di Sabrina Beccalli proseguono, fino a quando un uomo che vive nei pressi del ritrovamento dell’auto in fiamme, segnala la presenza di qualcosa di interessante nei video delle sue telecamere: si vede passare Pasini alla guida della Panda di Sabrina. Sono o tatuaggi a renderlo identificabile. Poco dopo il conoscente della donna ripassa in monopattino. Lo stesso rifà la sera, sempre con lo stesso mezzo. Arriva poco dopo la confessione dell’uomo che però rivela la morte di Sabrina per overdose nella casa della sua ex ragazza. Quindi racconta di aver messo la donna nell’auto e di averle dato fuoco ma non viene creduto dal momento che le autorità credono che quella rinvenuta nella vettura sia la carcassa di un cane. Sono i Ris, tuttavia, a rinvenire tracce appartenenti a Sabrina nell’auto carbonizzata. Simona Beccalli ha tuonato: “Mi sono sentita morire due volte. Lui me l’ha uccisa e qui c’è stato un errore grandissimo. E qualcuno dovrà darci delle risposte perché adesso basta”. Dalla sezione Valpadana dell’ATM di Crema nessuna spiegazione alla redazione del programma. Tanta la rabbia del fratello della vittima: “penso che un essere umano e un animale siano due cose diverse. E mia sorella è stata scambiata per un animale, non un essere umano”.

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