Con grande gioia del pubblico a casa ma meno per Sabrina Ferilli, ad Amici 2019 c’è un gran ritorno: quello del gioco della cabina telefonica. L’attrice è ben altro che felice di questo e, anzi, attacca l’amica Maria De Filippi. “Maria sta stronz*ta l’abbiamo fatta per tre anni di seguito, 4 anni fa. Basta! Fa ridere solo te sta cosa!” Il gioco ha comunque inizio e la vede sfidare Antonella Clerici. Ma le domande per la Ferilli sono tutte molto complicate e, una dopo l’altra, ecco entrare affascinanti modelli (e non solo). Uno di questi, la Ferilli deve riconoscerlo col tatto e non mancano i doppi sensi in studio: “Mi auguro tu metta una spalla sotto la mia mano – dichiara Sabrina – anche perché siamo in età da menopausa e non si sa mai… Ma lo sai che sei diventata anche depravata?” (Aggiornamento di Anna Montesano)
Sabrina Ferilli torna ad Amici
Sabrina Ferilli torna in tv. Lo fa su invito di Maria De Filippi, che ha pensato a lei come ospite della semifinale di Amici 18. è un periodo sereno per l’attrice premio Oscar: lo scorso febbraio, infatti, ha finalmente ritrovato la pace. La stessa pace che le era stata strappata nel 2014, quando per lei è iniziato il calvario dello stalking. Lettere e appostamenti erano all’ordine del giorno, così come i regali che le venivano recapitati direttamente a casa. Colpevole un 68enne romano, a cui, questo inverno, è stato notificato un divieto di avvicinamento all’attrice. Pochi giorni fa, la notizia del suo rinvio a giudizio, subito dopo la richiesta del pm Daniela Cento che ha ricostruito il caso. “C’è sempre, me lo trovo davanti in continuazione”, dichiarava la Ferilli qualche tempo fa, “mi aspetta sotto casa, lo trovo all’improvviso quando prendo l’auto o mentre passeggio”. Si legge ancora sul Fatto quotidiano: “C’è un’inciviltà dilagante, in cui ormai mettiamo sullo stesso piano una violenza sessuale e una parmigiana di melanzane”. Per la Ferilli è stato un vero incubo, anche se non ha mai subito aggressioni fisiche.
Sabrina Ferilli e le fake news
Nelle ultime interviste, Sabrina Ferilli si è mostrata piuttosto insofferente rispetto alle ultime vicende di cronaca. Non le piacciono più nemmeno i protagonisti del mondo dello spettacolo, il suo mondo: “Oramai sono pochi i personaggi riconosciuti e riconoscibili che, oltre a raccontare, riescono a insegnare, e ti permettono di crescere. Mi viene in mente Andrea Camilleri“, spiega al Giornale. “Tutto passa per il web e i social, dove, se va bene, e sottolineo ‘se va bene’, trovi un’informazione che al cinquanta per cento non è neanche vera”. La Ferilli si fa ancora una volta interprete della realtà. Questa volta, però, non ha davanti un copione, ed è libera di parlare a ruota libera, con quella schiettezza che è il tratto distintivo di un po’ tutti i romani. Non importa se risulta politicamente scorretta; anzi, è proprio quello il suo obiettivo.
Sabrina Ferilli contro il politically correct
A titolo di esempio, Sabrina Ferilli cita il film Amore mio aiutami: “Gli autori non sono più liberi di raccontare il bene e il male, il razzismo e non; una società colta saprebbe distinguere, invece siamo messi così: male. Una scena come quella di Sordi mentre ‘corca’ di botte la Vitti, oggi non la girerebbe nessuno, ai registi tremerebbe la mano per la possibile accusa di violenza sulle donne. Siamo preda di percezioni superficiali dei fatti”. Poi va sul concreto: “Chiamare uno spazzino ‘operatore ecologico’ non serve, anzi è una presa per il cu*o; per la sua dignità uno non deve pensare alle definizioni, ma ai diritti e alla retribuzione”. E sulla sua Roma: “Le buche? C’è tanta leggenda intorno a questa storia. E l’immondizia… Da che mi ricordo è sempre stato così, solo che ora c’è l’aggravante legata a un problema di coscienza civile”.