Sabrina Ferilli senza filtri a Oggi è un altro giorno. Non è mancato un riferimento all’adolescenza e al rapporto con il suo corpo: “Non mi sentivo brutta, mi facevano sentire brutta. Io un po’ ci rimanevo male. Non ho avuti fidanzati per tanto tempo, otto-nove anni”. Una battuta anche con il suo rapporto con la spiritualità: “La parte spirituale è in ciò che leggo, che scrivo, nei momenti in cui sto sola. Mi piace ritagliarmi uno spazio tutto mio, sto bene anche nella mia solitudine”.
Nel corso del suo dialogo con Serena Bortone, Sabrina Ferilli ha rivelato: “Oggi mi fa arrabbiare l’ingiustizia. Mi avveleno, nove volte su dieci prendo contatti anche con la persona che vive l’ingiustizia e cerco di farmi carico di quella ingiustizia. È una cosa che mi leva il sonno. Le offese e le altre cose non mi interessano, ma l’ingiustizia sulla persona più debole mi ammazza”. (Aggiornamento di MB)
SABRINA FERILLI A OGGI È UN ALTRO GIORNO
“È più difficile farsi rispettare per le donne rispetto agli uomini. In genere la credibilità, l’arrivare a certi livelli è più difficile per noi”: così ha esordito Sabrina Ferilli ai microfoni di Oggi è un altro giorno. La celebre attrice si è raccontata tra carriera e vita privata, elogiando il ruolo della famiglia sulla sua formazione: “La mia famiglia mi ha dato grandi riferimenti sul lavoro, sull’autonomia, ma non ci ha mai messo dentro questa forma terribile di agonismo”.
Sabrina Ferilli ha poi parlato del suo miglior successo: “Rimanere molto lucida su tutto. Una persona deve fare un bilancio su ciò che ha e che non ha, altrimenti è una guerra continua con se stessi e con gli altri”. L’interprete de “La grande bellezza” è poi tornata sul David di Donatello speciale per la sua straordinaria carriera, con le parole d’elogio del presidente Mattarella: “Questo è un premio pubblico, mi ha fatto piacere perchè c’era un supporto del presidente. È stato bello, emozionante”.
SABRINA FERILLI TRA CARRIERA E VITA PRIVATA
“Io ho interpretato donne molto complesse”, ha proseguito Sabrina Ferilli nel salotto di Serena Bortone: “Dalida fu uno dei ruoli più faticosi. Noi avevamo 28-29 pezzi musicali e loro ci tenevano che io li sapessi cantare e ballare. Poi una donna che ho interpretato e che ho amato molto è il personaggio femminile di Almost America, un film molto drammatico, di immigrazione”. Sabrina Ferilli ha ripercorso il suo straordinario percorso, anche se il Centro Sperimentale non la volle perchè “troppo italiana”: “La giuria si divise e alla fine non mi vollero. Questo è uno strano mestiere dove è difficile dire le proprie caratteristiche. Nei provini può succedere di tutto. Io non mi sono abbattuta. Non ho mai pensato che la vita sia legata al mestiere. Poi fare il mestiere che uno desidera appaga, ma la vita non può essere solo lavoro”. Ma cosa avrebbe fatto Sabrina Ferilli nella vita se non avesse fatto l’attrice? “La logopedista, avevo già studiato per quello. Oppure maestra d’infanzia”. L’interprete ha poi ricordato il grande Lucio Dalla: “Lucio veniva in studio con un corteo di persone che raccoglieva per strada. Senzatetto, prostitute… tutti assistevano al programma. Lui mi raccontava tutto, diceva che erano amici suoi. Bastava quello per capire. I suoi scherzi? Raccontava tante cose, alcune forse anche poco credibili (ride, ndr). Parlava di viaggi strani, di incontri con creature strane“.