C’è posta per te 2024, la storia di Clara e suo marito e Fabio: quando l’amore vince la malattia

Ogni puntata di C’è posta per te 2024 è sempre un turbinio di emozioni: ogni storia, ogni racconto, grazie al pregevole contributo di Maria De Filippi, tocca il cuore dei telespettatori. L’appuntamento di ieri sera avrà sicuramente strappato più di una lacrima quando in studio è arrivata Clara; una donna malata di sclerosi multipla che, grazie al supporto costante di suo marito Fabio, è riuscita a coronare sogni e ambizioni.



“Con te mi è andata bene perchè sei tutto quello che vorrei essere io… Ti ho catapultato in una vita che non meritavi e per questo sono qui”. Queste alcune delle toccanti parole pronunciate da Clara a C’è posta per te 2024 per suo marito Fabio. La donna ha voluto ringraziare e al contempo chiedere scusa al compagno di vita e, per impreziosire il tutto, è riuscita ad avere il supporto di Sabrina Ferilli. L’attrice ha avuto l’onore di destinare alla coppia due splendidi regali, ma la parte più toccante è stata senza dubbio udire le sue parole dedicate alla loro storia.



Sabrina Ferilli, doppio regalo per Clara e Fabio a C’è posta per te 2024: “Le famiglie sono queste…”

“Fabio, siamo tutte innamorate di te; bisognerebbe che tutte avessimo un Fabio nella vita, un riferimento emotivo unico”, inizia così Sabrina Ferilli, celebrando il marito di Clara dopo aver ascoltato il toccante racconto. L’attrice si è poi concentrata nel lanciare un messaggio degno di nota: “Clara, quello delle famiglie perfette è un cliché che serve per le pubblicità ma la vita è un’altra cosa. Le famiglie sono queste, quelle in cui c’è rispetto e comprensione…”.



Il discorso di Sabrina Ferilli a C’è posta per te 2024 non può che essere condivisibile; l’attrice ha fatto notare come spesso ci venga presentata un’immagine di famiglia distante dalla realtà ed è bene distinguere ciò che realmente riguarda l’amore reciproco. “Voi ci date un insegnamento, siete una coppia bellissima. La malattia è infame ma non vi ha tolto l’amore, avete una figlia e io non ce l’ho, anche senza malattia; e la volevo”.