Sabrina Ghio, corsa in ospedale con la figlia Mia: lo sfogo contro il pediatra

Ore di apprensione hanno segnato la giornata di Sabrina Ghio, che ieri mattina si è affrettata in ospedale insieme a sua figlia Mia, di 1 anno e 8 mesi, a causa di problemi respiratori che hanno colpito la bambina. L’ex ballerina di Amici, con un passato da tronista di Uomini e Donne, ha condiviso la terribile esperienza su Instagram, criticando il comportamento del pediatra della piccola.



“La vita ci riserva sorprese, alcune piacevoli, altre purtroppo meno. – ha esordito – Mi è stato detto che si trattava solo di un’influenza, che stavo esagerando, e ho persino dato fiducia a un pediatra che, in realtà, ha solo rubato i miei soldi assicurandomi che i polmoni di Mia erano puliti”, ha quindi spiegato. Sabrina è perciò entrata nel dettaglio, spiegando cos’è accaduto alla figlia Mia e perché poi è stata costretta a correre in ospedale.

Sabrina Ghio, lo sfogo social: “Mia figlia Mia ha una polmonite da curare immediatamente”

“Ero pronta a partire per Milano lasciando Mia con le nonne, ma dopo una notte insonne ho deciso di cambiare i piani e correre al pronto soccorso, convinta che qualcosa non andasse.” L’ex tronista di Uomini e Donne racconta gli attimi fi preoccupazione di fronte alle condizioni di salute di sua figlia: “Mia era svuotata, inerte tra le mie braccia. Dopo una serie di esami, tamponi, radiografie e consultazioni mediche, mi hanno comunicato che oltre alla disidratazione, Mia ha una polmonite in corso che richiede cure immediate. Quindi è stato necessario un ricovero immediato”.

Ora Sabrina Ghio può finalmente tirare un sospiro di sollievo. La piccola resta sotto osservazione in ospedale, ma la situazione è sotto controllo. Nella foto pubblicata su Instagram, Sabrina Ghio tiene tra le braccia sua figlia e fa sapere: “Durante queste ore di silenzio, ho ricevuto numerosi messaggi da parte vostra, chiedendo aggiornamenti su Mia, come se fossimo tutte mamme unite da un legame invisibile. Grazie per il vostro affetto e per essere stati al mio fianco tra flebo, lacrime e paura, durante questa notte”.