Nei suoi post sui social con i quali sta raccontando la sua battaglia con la malattia, sia su Facebook sia su Instagram, Sabrina Paravicini sta raccontando le fasi delle sue cure ma anche il momento della diagnosi, sottolineando l’importanza della prevenzione: “La prevenzione, i segnali del corpo. Da quando l’ho scoperto non sono mai stata arrabbiata con il mio tumore, ho sempre pensato che fosse un segnale, il segno di qualcosa che non avevo capito nella mia vita. Non è stato un tumore silenzioso, era vivo e spingeva da dentro, mi faceva male, mi parlava a suo modo con delle fitte acute e con il cambiamento del mio corpo. “se ti fa male non preoccuparti” mi hanno sempre detto, “quando è una cosa grave non fa male”. Ma il dolore faceva parte dei segnali della malattia che stava avanzando. Sono in viaggio, siamo in viaggio. Viviamo insieme da mesi, non lo odio, lo combatto come un nemico da rispettare, ma da vincere. Non l’ho mai chiamato “mostro” “bestiaccia”, per un po’ io e Nino l’abbiamo chiamato “la pallina”, poi gli abbiamo dato il nome giusto, cancro. E ho spiegato a Nino che oggi il cancro è una malattia CURABILE.” (agg. di Fabio Belli)
IL DIARIO SU INSTAGRAM
L’attrice Sabrina Paravicini, in tanti la conosceranno soprattutto per aver interpretato l’infermiera Jessica Bozzi nella fiction amatissima dal pubblico di Raiuno, Un medico in famiglia. Il destino ha voluto che tornasse nuovamente tra i camici bianchi, questa volta non nei panni di interprete bensì di paziente dopo aver scoperto di avere un cancro al seno. Oggi, la Paravicini ha deciso di usare il suo profilo Instagram come una sorta di diario per documentare la sua battaglia in corso. Oltre ad aver già deciso di mettere da parte la sua carriera per dedicarsi al figlio Nino, affetto dalla Sindrome di Asperger, nel dicembre dello scorso anno la Paravicini scoprì di avere il cancro. Sempre sui social, l’attrice ha spiegato ai suoi follower anche le fasi della scoperta sconvolgente che ha poi dato inizio alla sua battaglia. Prima un dolore fortissimo sotto al seno, nonostante dagli esami non fu rivelato nulla di sospetto “se non una cisti che tenevo sotto controllo da 30 anni e che era passata da 5 millimetri a due centimetri e mezzo”. Dopo ulteriori controlli, però, ecco la drammatica diagnosi. “Il tumore era nascosto dietro la cisti che stava sotto al capezzolo, pare che le cellule tumorali abbiano attaccato la cisti e grazie a questo attacco il mio corpo ha parlato”, ha spiegato l’attrice.
SABRINA PARAVICINI E IL CANCRO: INSULTATA PER AVER SCELTO LA CHEMIO
Sabrina Paravicini ha spiegato ai suoi follower che dopo la diagnosi, seppur terribile, le fu detto che il cancro aveva solo sei mesi, “era grande due centimetri e mezzo e aveva già creato un’area infiammatoria di 6 centimetri. Era veloce e aggressivo. Non ancora operabile. Nel giro di due settimane ho iniziato la chemioterapia”, ha spiegato. I cicli ai quali l’attrice si sta sottoponendo sono ancora in corso. Solo ieri, l’ultima seduta, documentata su Instagram: “Sono uscita barcollando un po’ e a casa sono praticamente svenuta dalla stanchezza, ora sono a letto, sto meglio, solo un po’ stordita con le “formiche” a mani e piedi”. Fortunatamente, nei giorni scorsi Sabrina ha anche annunciato che il cancro è in remissione ma ha replicato al tempo stesso ad un utente che l’accusava di distruggere il suo corpo con la chemio: “è offensiva e orribile ma è l’unica cura certa e protocollata. Anche io non la volevo fare, non volevo il veleno nel mio corpo e solo io so quanto è avvelenato oggi il mio corpo dalla chemio. Ci ho anche provato a pensare di fare qualcosa di alternativo, non potevo permettermi di perdere neppure un mese, figuriamoci un anno per sperimentare”, la risposta dell’attrice. Poi ha rivelato di essere stata persino insultata per non aver deciso di non fare la chemioterapia: “A tre giorni dalla diagnosi, una sorta di guru alternativo mi ha insultata per telefono perché non ho accettato di fare solo il ‘suo’ protocollo curativo di 120 giorni, mi gridò: “Si faccia avvelenare dalla chemioterapia, che stupida!” Ma questo è il referto della risonanza che ho fatto dopo 4 cicli di epirubicina, un mese fa: remissione al 90% del tumore”.