L’ispezione ministeriale a carico di Sabrina Quaresima, la preside del liceo Montale di Roma sospettata di aver avuto una relazione con uno studente di 19 anni, si è chiusa. Nessun provvedimento disciplinare, non luogo a procedere. L’approfondimento dell’ispettrice dell’ufficio scolastico regionale si è conclusa, infatti, con la decisione di non sottoporre la dirigente ad alcun procedimento o provvedimento, in quanto non sono stati ravvisati elementi che possano configurare la condotta della preside come una violazione del codice disciplinare.
Nei giorni scorsi sono stati sentiti tutti i protagonisti della vicenda, ma sulle relazioni elaborate dai colloqui c’è massimo riserbo. A partire da quello con l’ex vicepreside Luigi Botticelli, con cui Sabrina Quaresima aveva avuto un rapporto conflittuale. La stessa preside è stata ascoltata per oltre dieci ore per fare chiarezza sulla vicenda, sulla cui conclusione ora non ci sono dubbi. Nessun coinvolgimenti, nessuna sanzione: il suo comportamento non è stato ritenuto scorretto.
“FINE DI UN’ANGOSCIA MAI PROVATA”
L’ispezione era partita «a tutela di tutta la comunità scolastica e per verificare le segnalazioni alle quali la stampa nazionale ha dato ampio risalto», precisa l’ufficio scolastico. La presunta relazione tra Sabrina Quaresima e lo studente del liceo Montale era infatti diventata un caso mediatico dopo la pubblicazione di una presunta chat tra la preside e lo studente, con la dirigente finita in una gogna di commenti e accuse. Ma la preside ha sempre negato la relazione con lo studente, spiegando che c’era solo un rapporto di amicizia e collaborazione.
Sabrina Quaresima non ha voluto commentare a caldo, affidando la sua reazione ad una nota dell’avvocato: «È la fine di un’angoscia mai provata. Sono stata processata senza appello da un tribunale mediatico senza morale né scrupoli». Invece la sorella Annamaria, diventata una sorta di sua portavoce, ha dato sfogo alla soddisfazione. «LA GIUSTIZIA HA TRIONFATO!!!!!!», ha scritto sulla pagina Facebook “Sosteniamo Sabrina Quaresima”. Proprio la sorella della dirigente aveva aperto la pagina il 3 aprile, nelle ore più calde della vicenda, a cui l’ispezione ministeriale mette fine.