Sabrina Salerno è tornata a parlare dell’esibizione di sabato scorso a Ballando con le Stelle. Ospite in collegamento con il programma di Rai Uno, Storie Italiane, la nota artista ha commosso i telespettatori dopo aver dedicato il suo ultimo valzer sulle note de “Quello che le donne non dicono”, alla sorella Emanuela, che non è mai stata riconosciuta dal padre della cantante, ma che comunque è riuscita ad incontrare. “È una canzone che va a mia sorella e a tutte le donne che hanno fatto un percorso come il nostro”, aveva detto sabato sera, mentre stamane Sabrina Salerno ha spiegato: “Non è facile parlare del privato, io ho pensato di farlo perchè ho pensato che come me ci sono tante donne che hanno il mio vissuto e io sto ricevendo tantissimi messaggi e che condividono questo sentimento e questi miei momenti e aprirsi col cuore in questo contesto mi è venuto facile”.
Quindi Sabrina Salerno ha continuato: “Milly (riferendosi alla Carlucci, la conduttrice dello show di Rai Uno ndr) è una garanzia. Samuel (Peron, il suo partner di ballo nel programma ndr) mi è sempre stato al fianco dandomi tutto l’affetto e l’appoggio possibile, mi son sentito davvero in famiglia ed è stato quindi tutto più semplice, da una parte faticoso ma bello dall’altro ed entusiasmante. questo è un programma che ti può dare tantissimo”.
SABRINA SALERNO, POLEMICHE DOPO LE CRITICHE A STORIE ITALIANE
Negli studi di Storie Italiane si è parlato anche dell’esibizione tecnica della stessa Sabrina Salerno e non sono mancate le polemiche. La cantante ha infatti spiegato: “In ambito tv ci sono simpatie, ed è naturale ed è umano, ma invito certe persone prima di parlare a guardare i balletti, io sono convinta che certe cose non sono state guardate con una certa attenzione. Io all’inizio ero molto rigida, lo ammetto, ma abbiamo fatto un grande percorso con Samuel. Se uno mi parla solo dell’ultima esibizione senza vedere le altre performance io dico solo di guardare le altre puntate”.
E ancora: “Io sono molto critica contro di me, ma le cose gratuite e superficiali no. Preferisco che mi dica che sono un cesso piuttosto che mi dica di ca*zate. Non accetto che mi si dica che ho la schiena dritta alla nona puntata, ma cos’hai visto?”.