Sabrina Salerno a Verissimo si racconta partendo dal rapporto turbolento col padre che non l’ha mai voluta. “Col senno di poi dico che è più difficile gestire quello che ti è successo e perdonare per salvarsi. Vivere con la sofferenza, anche se magari resta dentro di te, non va bene. Bisogna liberarsene. Dentro me ho avuto tanti conflitti – continua Sabrina Salerno – Il problema è che te lo porti nelle vita perché vedi gli uomini come nemici. Poi ho trovato mio marito che è un santo e ho avuto un figlio maschio”. “Non ho mai pace. E’ raro per me. Sono qui e mi muovo eccessivamente, sono sempre in fibrillazione”, aggiunge Sabrina Salerno.



Quando mi rivedo giovane non mi piace niente. Non mi piace. Fosse per me quelle immagini non le vedrei mai. Il famoso di boys boys non l’ho mai visto. E’ una Sabrina che non mi piace, oggi mi sento io”, continua la showgirl nell’intervista rilasciata a Silvia Toffanin. “Il carattere che ho è completamente diverso da quello che rappresento”. Sul suo unico figlio: “Penso che debbano vivere la loro vita, vanno accompagnati col sorriso, incitarli nel farli volare. Stimo molto mio figlio, ha superato le mie aspettative. Sono molto fortunata. E’ la somma del mio amore tra me e mio marito. Lui sta bene da solo con se stesso ed è una cosa che gli invido tanto”. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)



Sabrina Salerno a Verissimo dopo Ballando con le Stelle

Sabrina Salerno non ha mai amato parlare della sua vita privata davanti alle luci dei riflettori ed è per questo che in pochi sono a conoscenza del passato tormentato che lei ha alle spalle. L’ex concorrente di “Ballando con le stelle” ha infatti vissuto gran parte dell’infanzia con i nonni a Sanremo, che l’hanno allevata ben sapendo dell’assenza totale dei suoi genitori.

La showgirl è comunque riuscita, anche se solo con il tempo, a mettere da parte i rancori che erano sorti con la mamma, spesso lontana per motivi di lavoro (faceva l’infermiera). Decisamente più difficile è stato il rapporto con il papà, che non l’ha riconosciuta alla nascita. Poprio per questo lei porta il cognome dei genitori napoletani della donna.



Sabrina Salerno e il dolore per l’assenza dei genitori

A Silvia Toffanin, ospite di ‘Verissimo’, Sabrina ha raccontato i momenti difficili vissuti quando era solo una ragazzina: “Della mia infanzia non ho grandi ricordi se non qualcosa dell’asilo, poi mi sono trasferita da Genova dove vivevo con mia zia, poi lei è morta e mi sono trasferita dai nonni, poi sono tornata a Genova. Non so se fossi felice, quella era la mia condizione, quella di non avere i miei genitori accanto, non li ho mai avuti e quando sei piccolo ti abitui forse, poi con il tempo mi sono trovata ad affrontare il mio carattere”. 

Il primo incontro con il papà è invece avvenuto solo quando lei aveva dodici anni e per sua iniziativa. Una situazione certamente difficile da accettare: Più che abbandonata, mi aveva ignorata. Ma un bel giorno l’ho chiamato, poi ci siamo incontrati per qualche mese. Poco dopo è morto. È stato difficile non provare rancore, ma è stato l’unico modo per salvare lui e me. Salvando lui gli ho dato la possibilità di chiedere perdono e io di riuscire a farlo. È stato un processo lungo perché c’è stata una mancanza di 40 anni e passa. La rabbia è distruttiva e fa male a chi la prova e va a inficiare in maniera negativa anche nella vita privata. Un problema con i genitori te lo parti dietro tutta la vita e il mio compagno infatti è un santo”.