Don Charles Onomhoale Igechi, un sacerdote cattolico dell’arcidiocesi di Benin nello Stato di Edo, in Nigeria, è stato assassinato lo scorso 7 giugno. Un agguato in strada, mentre stava tornando nella sua abitazione dopo i doveri pastorali. I suoi resti sono stati rinvenuti lungo la Boundary Street di Ikpoba Hill. È l’ennesima vittima in un Paese in cui la persecuzione dei cristiani si sta facendo sempre più violenta.



A denunciare il brutale omicidio, come riportato da Avvenire, è stato l’arcivescovo Augustine Obiora Akubeze, sottolineando che era stato ordinato meno di un anno fa. “La morte di padre Charles è per tutti noi un grande choc. Il giovane religioso avrebbe dovuto celebrare il suo primo anniversario sacerdotale questo 13 agosto”, ha affermato. Nelle scorse ore è stata celebrata una messa per il suo “pacifico riposo”, durante la quale la comunità cattolica è stata invitata a pregare per “la situazione sempre più preoccupante”. L’agenzia di sicurezza competente ha rivelato di avere aperto una inchiesta e di stare lavorando sul caso con l’obiettivo di individuare i responsabili dell’omicidio.



Sacerdote cattolico assassinato in Nigeria: la vittima è don Charles Onomhoale Igechi

Don Charles Onomhoale Igechi è ad ogni modo soltanto l’ultimo sacerdote cattolico assassinato in Nigeria della lista. I numeri sono talmente elevati che non è possibile effettuare delle stime ufficiali. Lo scorso anno le vittime sono state almeno 4. In tanti, invece, vengono spesso rapiti e successivamente rilasciati. È il caso di padre Stanislaus Mbamara della diocesi di Nnewi, di padre Matthias Opara dell’arcidiocesi di Owerri e di padre Jude Kingsley Maduka della diocesi di Okigwe, che sono stati catturati il mese scorso e adesso sono liberi.



“Aiuto alla Chiesa che Soffre continua a denunciare l’intollerabile stillicidio di omicidi e rapimenti ai danni di sacerdoti cattolici nigeriani e chiede che le autorità competenti inizino finalmente a contrastare e reprimere questi fenomeni criminali”, questo l’appello di ACS.