La Sacra Sindone, conservata nel Duomo di Torino, rappresenta uno dei più importanti simboli del cristianesimo. L’immagine riprodotta sul lenzuolo di lino è da sempre stata associata a Gesù, ma su questo oggetto sacro sono stati fatti negli anni diversi studi, come a volerne ricercare in un qualche modo una prova che confermasse o sconfessasse la credenza religiosa. Il recente studio, come ha riportato Il Fatto Quotidiano, ha confermato la datazione: la sacra sindone risale ad oltre 2mila anni fa, proprio nel periodo in cui visse Gesù.



Intorno alla Sacra Sindone aleggia un’aurea di mistero, che affascina da sempre gli studiosi. Un’indagine internazionale degli anni ’80, realizzata attraverso un test al radiocarbonio, aveva retrodatato il reperto al Medioevo (tra il 1260 e il 1390 d.C. ), rompendo ogni legame con il cristianesimo. Oggi invece, grazie alle nuove tecnologie basate sui raggi X, lo studio tutto italiano, realizzato da un gruppo di scienziati dell’Istituto di Cristallografia del Consiglio Nazionale delle Ricerche, riporta la data a più di 2mila anni fa, confermando la narrativa religiosa che ritroviamo nel Vangelo di Matteo, in cui si afferma che Giuseppe D’Arimatea avvolse il corpo del suo maestro in un sudario di lino, deponendolo in una tomba.



SACRA SINDONE: COME È STATA UTILIZZATA LA NUOVA TECNICA

La tecnica usata dai ricercatori italiani utilizza raggi X ad ampio angolo (WAXS) e misura l’invecchiamento naturale della cellulosa di lino, convertendolo in tempo trascorso dalla produzione. Per datare la Sindone, il team avrebbe utilizzato parametri di invecchiamento specifici, tra cui temperatura e umidità, che causano una degradazione significativa della cellulosa. Sulla base dei risultati ottenuti, i ricercatori sono riusciti ad addentrarsi in dettagli precisi, stabilendo come la Sindone sarebbe stata conservata a circa 23 gradi e con un’umidità relativa del 55% per 13 secoli prima di giungere in Europa. Inoltre, hanno confrontato la scomposizione della cellulosa presente nel sudario con quella di altri tessuti di lino rinvenuti in Israele intorno al primo secolo. I risultati sono apparsi perfettamente compatibili.



In base a questi esiti il precedente studio del 1988 è da considerarsi errato, confermando invece l’autenticità religiosa della sindone: si trattava del sudario in cui era stato avvolto il cadavere di Gesù. Se però quest’ultimo studio rafforza le credenze dei cristiani, negli anni continueranno a permanere dubbi e scetticismi che porteranno ad ulteriori articoli e ricerche.