Il Sacro Cuore di Gesù è una ricorrenza mobile, ovvero che cambia data ogni anno in base al giorno di Pasqua, e che viene celebrata il venerdì successivo al Corpus Domini. Nel 2021 questa festività viene celebrata l’11 giugno (nel 2022, invece, sarà il 24 giugno). Ma cosa rappresenta nella religione cattolica il Sacro Cuore di Gesù e come viene celebrata questo culto dalle origini molto antiche? Il cuore ha in questa celebrazione un aspetto dualistico: da un lato rappresenta l’umanità di Cristo, che nel cuore ha il simbolo maggiore di vita e di bontà, dall’altra il suo ruolo di Salvatore dell’umanità che, grazie proprio al suo grande cuore, riesce a liberare dal peccato.
La prima celebrazione del Sacro Cuore di Gesù sembra risalire al 1672 anche se la Chiesa l’ha ufficialmente riconosciuta come ricorrenza religiosa solo a partire dal 1856. Il cuore di Cristo viene molto rappresentato nell’iconografia cattolica, nella quale ricorrono 4 elementi: il cuore è circondato da spine, come quelle che cingevano il capo di Gesù in croce, è sovrastato da una croce (simbolo del suo martirio e, più in generale, della religione Cristiana), circondato dalle fiamme che rappresentano l’ardore della fede e trapassato da una lancia. Quest’ultimo simbolo vuole dare una veste grafica all’estremo sacrificio compiuto da Cristo, che ha donato la sua vita per gli uomini.
Il Sacro Cuore di Gesù è anche il Santo Patrono di alcune città italiane come ad esempio Ciampino, vicino a Roma, posto proprio a metà tra la città capitale e i colli romani. Durante i festeggiamenti per questa ricorrenza si mescolano per una settimana intera, celebrazioni religiosi e spettacoli di vario genere. Ciampino è nota soprattutto per ospitare il famoso aeroporto internazionale ma il paese ospita anche numerosi edifici religiosi, come la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, e civili, come ad esempio una fontana monumentale denominata Il volo della Cariatide. Nei territorio dell’Alto Adige e del Tirolo, invece, in occasione di questa ricorrenza vengono accesi dei falò (il cui nome è Herz-Jesu-Feuer, che tradotto significa letteralmente i fuochi del Sacro Cuore di Gesù) lungo le pareti delle montagne che, durante la notte, assumono proprio l’aspetto di cuori fiammeggianti.
Sacro Cuore di Gesù, la diffusione della ricorrenza
La diffusione della ricorrenza del Sacro Cuore di Gesù si deve a Santa Margherita Maria Alacoque, una suora francese, che ebbe quattro visioni di Gesù, durante le quali le fu chiesto di iniziare la pratica del culto attraverso la preghiera e attraverso l’istituzione di una giornata durante la quale veniva adorato il Sacro Cuore ricolmo d’amore per gli uomini. Prendendo spunto da questo, nacquero in tutto il mondo Chiese, cappelle, oratori e santuari dedicati proprio a questo simbolo religioso. Il più celebre fra tutti è il Santuario “Sacro Cuore” situato a Montmartre, quartiere di Parigi. Ma non solo, anche l’arte è piena di quadri raffiguranti cuori fiammeggianti e trafitti da spine posti sul petto di Gesù che lo indica con un dito, come a ricordare agli uomini il suo gesto d’amore. Sempre ispirandosi a questo simbolo sono nate, nel corso dei secoli, anche numerose congregazioni religiosi, sia maschili che femminili e anche l’Università Cattolica (la cui fondazione si deve a padre Agostino Gemelli) è dedicata ad esso.
Tutti gli altri Santi di oggi
L’11 giugno si festeggiano anche: San Barnaba apostolo, considerato dalla tradizione il primo Vescovo di Milano; San Giovanni da San Facondo, sacerdote eremita appartenente all’ordine degli agostiniani; San Massimo di Napoli, martire venerato sia dalla Chiesa Ortodossa che da quella Cattolica.