IN 4MILA (CON BIGLIETTI A QUASI MILLE EURO) PER IL “GURU NON ISTRUITO”, STAR TRA VIP E CANTANTI

Si chiama Sadhguru, ad Hollywood ha incantato personaggi come Matthew McConaughey e Will Smith, viene dall’India ed è noto proprio con l’ironico nomignolo “guru non istruito” (Sadhguru in indiano, per l’appunto): ecco, domenica 1 ottobre il super guru mistico che piace tanto ai vip (e non solo) è sbarcato a Milano all’Allianz Cloud Arena (l’ex Palalido) davanti ad una platea di più di 4mila spettatori che sono arrivati a sborsare biglietti fino a 900 euro l’uno.



Sadhguru è un mistico indiano 66enne con milioni di seguaci in tutto il mondo, predica l’ascesa di sé ed “elevazione”, parla di “tempo focalizzato” e invita a non “credere” alle religioni: parla da illuminato “umanista” e invita tutti alla meditazione, affascinando vip e musicisti accordi in massa a seguirlo a Milano. Argomentazioni e letture della realtà circostante arrivano dalla grande tradizione mistica e ascetica indiana, con le posizioni che si assimilano alla “spiritualità” lontana dalla tradizione religiosa occidentale. «Forse è il caso che siate voi a dirmi di cosa parlare», ha detto il “guru non istruito” agli spettatori presenti, tra cui si citano i cantanti Ghali, Rkomi, Alessandra Amoroso o attori come Prisca Hartmann Gulienetti.



SAHGURU A MILANO: “NON SERVE CREDERE. LA VITA È COME UN TRAM…”

«Quello che succede nel mondo è frutto di quello che accade dentro di noi, per cui siamo tutti invitati a ‘prendere il controllo’ del corpo, della mente, delle emozioni e delle energie, e vivere una vita gioiosa e appagante», ha detto Sadhguru alla platea milanese, incantata da parole spesso sentite in passato sul solco dello “spiritualismo orientale” legato alla meditazione del sé.

«Come mai ci capita di sperimentare dei momenti di felicità ma, appunto, sono solo momenti?», ha chiesto Ghali, come riporta il “Corriere della Sera”, ricevendo immediata risposta dal “guru”, «Perché parli al plurale? Pensi di sapere quello che provano gli altri? Non facciamo questo errore perché ci sono solo esseri umani individuali, se no si fa il gioco di chi vuole inserirci in un gregge: quando succede, in nome della religione o altro, l’uomo ha fatto le cose più terribili. Ognuno ha sufficiente intelligenza per creare il proprio mondo». Ed è lì che scatta l’aneddotto curioso e un po’ surreale di Sadhguru: «La vita è come un tram di Milano: se ti ci siedi dentro, ti porterà a destinazione. Ma se ci finisci sotto è terribile. C’è differenza tra i propri processi psicologici e la realtà. Noi possiamo riuscire, con la meditazione, a creare un po’ di distanza dal nostro corpo, dalla nostra mente e quindi dai nostri drammi». La ricetta per cambiare e migliorare è pronta e servita secondo il mistico indiano: servono 32 ore di “tempo focalizzato” in uno dei suoi centri sparsi per il mondo (a pagamento? Chissà…, ndr), per poter iniziare «l’ingegneria mentale che avvia il processo di cambiamento. La consapevolezza è come una valuta. La valuta ti dà accesso. Faremo una semplice progettazione. Queste strutture che hai costruito dobbiamo un po’ portarle via». Chiosa finale con attacco alle religioni e alla cultura occidentale: Sadhguru sottolinea come «Non serve credere al fatto che abbiamo due mani, no? Perché crediamo in qualcosa che non sappiamo? Il processo spirituale avviene quando realizzi che non sai niente di questa vita, e allora inizi a cercare. Una persona spirituale è un ricercatore. Un credente crede e basta». Infine il guru chiede solo «32 ore di tempo focalizzato» (con pagamento di 900 euro a biglietto, aggiungiamo), visto che «Le cose non si imparano in un minuto. Ma se ci si eleva, si vede tutto in modo diverso».