LA NUOVA ‘STELLA’ DELLA SINISTRA IN GERMANIA AFFONDA LE POLITICHE PROGRESSISTE EUROPEE

Sahra Wagenknecht negli ultimi mesi ha scalato posizioni e sondaggi, trasformando il vecchio partito di sinistra in Germania – Linke – in un nuovo movimento che porta il suo stesso nome nel simbolo, Bsw: l’8 gennaio 2024 la 54enne originaria di Jena ha fondato ufficialmente il partito Bündnis Sahra Wagenknecht – Vernunft und Gerechtigkeit (Alleanza Sahra Wagenknecht – Ragione e Giustizia) e nei sondaggi continua a crescere “mangiando” i consensi delle sinistre tedesche in netta crisi dopo la formazione del Governo “semaforo” tra Spd, Verdi e Liberali. Intervistata dal “Corriere della Sera”, “Gazeta Wyborcza” e “La Croix”, Wagenknecht racconta perché la sinistra in Germania (e non solo) ha fallito miseramente in questi anni, facendo scappare molti elettori verso la destra.



Spiega di aver fondato un nuovo partito per ribaltare la situazione attuale della sinistra con lei che si autodefinisce “conservatrice di sinistra” (per gli avversari invece Bsw sono dei populisti come l’Afd ma a sinistra, ndr): «Thomas Piketty ha dimostrato nel suo libro Capitale ed economia, statistiche alla mano, che storicamente la sinistra è stata votata dai meno privilegiati. Oggi è l’opposto». Per la leader tedesca, i Verdi sono l’esatto cliché della sinistra mondiale oggi: «quelli che li votano, hanno un’istruzione accademica, vivono in centro, fanno la spesa nei negozi bio, guidano auto elettriche. Vogliono vietare gli aerei a tutti, spiegano perché non si dovrebbero fare le vacanze a Maiorca e poi volano in tutto il mondo». Secondo la “conservatrice” di sinistra, è proprio questa doppia morale «che fa arrabbiare la gente».



WAGENKNECHT (BSW): “CI SONO TROPPI MIGRANTI. ELETTORATO A DESTRA PERCHÈ…”

Molti elettori della sinistra in Germania e nel resto dell’Europa sono andati a destra, ma non perché siano dei beceri «razzisti, nazionalisti», ma solamente perché «insoddisfatti. Nessuno difende i loro interessi», sottolinea Sahra Wagenknecht ancora nell’intervista al “CorSera”, scommettendo sul nuovo conservatorismo di sinistra che guarda alla medio-bassa classe sociale. «Ora, io sono relativamente nota, si conoscono le mie idee. Ma l’obiettivo è che il mio nome, alla fine, sparisca. Come dico nel libro “Die Selbstgerechten” (I presuntuosi), siamo conservatori di sinistra. Com’eravamo un tempo, prima di quest’ondata identitaria, prima dei discorsi woke», rilancia la leader di Bsw che condanna la sinistra venuta dopo Willy Brandt, l’ultimo grande segretario Spd secondo Wagenknecht.



«La sinistra ha preso una serie di posizioni sbagliate», attacca la politica 54enne: dalla cannabis alla prostituzione, dalla radicalizzazione dell’aborto fino alle politiche militariste: Sahra dà pienamente ragione a Papa Francesco sul tema della guerra, insistendo sui negoziati e tanto in Ucraina quanto a Gaza. «Non si può mettere fine al conflitto finché continuiamo a consegnare armi senza fare nessuna pressione», contesta l’ex leader di Linke che aggiunge come Zelensky ad oggi non ha alcuna possibilità di vincere la guerra e per questo è grave alimentare l’illusione di poter invece trionfare. Parole nette e dure anche sull’Unione Europea, specie sul tema caldo dell’immigrazione: «Noi vogliamo smantellare la centralizzazione. Siamo per l’Europa delle democrazie sovrane». Per Sahra Wagenknecht, il neo partito Bsw non è contrario all’immigrazione ma i problemi nascono qualora vi siano «troppi ad arrivare e mancano le infrastrutture»: c’è un sovraccarico continuo sul tema migranti, così come serve stare molto attenti sul rifiuto di alcune comunità di integrarsi alla cultura del Paese ospitante. È una sinistra che guarda al passato ma al contempo non rimpiange la Ddr (Germania dell’Est), conclude la neo-leader: «Per me la caduta del Muro è stata una liberazione […] La “Svolta” per me è stata una benedizione, ho potuto studiare».