Giuseppe Sala riflette sui migranti e sulla crisi demografica

Recentemente Giuseppe Sala, sindaco di Milano, ha parlato nel suo podcast mattutino Buongiorno Milano ha parlato dei migranti e delle politiche di accoglienza dei migranti. Il suo intervento, citato dal quotidiano La Verità, mirerebbe a riflettere sulle esigenze di accoglienza come conseguenza delle sempre più aspra crisi demografica italiana. Secondo il sindaco, insomma, sarebbe un modo per avere nuova forza lavoro, incentivando anche la crescita demografica.



La riflessione di Giuseppe Sala sui migranti è partita da un articolo del Corriere della Sera intitolato, proprio, “All’Italia servono più migranti”. Nel testo, il giornalista Roberto Volpi, sostiene che il calo di natalità e l’invecchiamento della popolazione aprirebbero ad una sempre più marcata esigenza di accogliere migranti, soprattutto nell’ottica della forza lavoro. Secondo l’articolo servirebbero, insomma, politiche di accoglienza dei migranti più adeguate, che strizzino l’occhio soprattutto ai settori lavorativi a rischio, tesi che il sindaco di Milano Giuseppe Sala sembra aver sposato, parlandone per tutto il corso del suo podcast mattutino.



Sala sui migranti: “Accoglierli è una scelta obbligata”

Insomma, dopo aver citato l’articolo del Corriere, il sindaco Giuseppe Sala ha spiegato che “lo scorso anno in Italia si sono persi poco meno di 200mila abitanti“, un saldo che “sarebbe stato il doppio senza l’arrivo di migranti“. Citando poi il rapporto dell’ONU nominato “World Popoluation Prospect 2022” spiega che “certifica papale papale che per i prossimi decenni la sola leva su cui potranno contare i Paesi ad alto livello di reddito sarà quella dell’immigrazione“.



Una tesi, quella dell’esigenza di accogliere più migranti per combattere la crisi demografica, che secondo Giuseppe Sala varrebbe tanto più “per l’Italia, che è il paese con la più bassa natalità dell’Unione Europea”. Tuttavia, il sindaco di Milano avverte anche che non bisogna certo ignorare o frenare rispetto alle “politiche natalistiche, classiche o meno, per aumentare la natalità e la fecondità”, un’impresa che, però, non ha dato grandissimi risultati negli ultimi anni. L’importante, secondo Sala, è programmare gli arrivi di migranti, al fine anche di “scongiurare lo svuotamento del Mezzogiorno”. Una scelta “obbligata per evitare il declino irreversibile della popolazione italiana“, spiega ancora, citando i settori lavorativi in crisi da manodopera “l’agricoltura e l’allevamento (..) la manifattura, l’edilizia, la ristorazione, gli infermieri”.