Dopo aver negato per mesi l’esistenza di un’emergenza sicurezza a Milano, Beppe Sala ha ammesso le criticità della città, tanto da nominare Gabrielli come super consulente. Ma ora il primo cittadino meneghino è tornato all’attacco, denunciando via social “l’evidente campagna politico-mediatica contro Milano”. Il sindaco di sinistra ha pubblicato i dati forniti dalla prefettura sugli omicidi volontari consumati tra il 1987 e il 2023, in cui si vede come questo tipo di reati siano calati negli ultimi dieci anni.



“Lo ridico: la sicurezza è un diritto che va garantito. È un tema comune a tutte le grandi città. Ma ciò non vuol dire che la questione sia meno importante per Milano. Però c’è un’evidente campagna politico-mediatica contro Milano. Che ci sia una campagna politica e mediatica contro il sindaco ci sta. Ma chi, per calcolo politico, attacca Milano fa un danno ai tanti che grazie all’attrattività della città lavorano o comunque costruiscono le basi per la propria vita”, le parole di Sala.



Sala denuncia, la replica di Sardone

Nelle ultime settimane anche diversi vip hanno denunciato casi di violenza, da Levante a Verdone. Interpellato all’inaugurazione del centro commerciale Merlata Bloom, il governatore Attilio Fontana ha spiegato: “Io dico che non bisogna mai strumentalizzare in nessun senso, ma oggettivamente c’è una situazione in cui i cittadini sono preoccupati”, riporta il Corriere. Decisamente tranchant, invece, la leghista Silvia Sardone: “L’influencer Beppe Sala oggi ci delizia con una serie di storie sui social in cui, facendo la parte della vittima, spiega che a Milano il problema sicurezza è solo un’invenzione del centrodestra e dei media. Una campagna politico-mediatica mirata contro di lui… Il sindaco, ormai completamente scollegato dalla realtà e visibilmente indispettito, spiega che gli omicidi in città sono notevolmente calati dagli anni ’80 a oggi ma omette di dire che la Milano a sua immagine e somiglianza è prima in ogni classifica sul crimine che analizza le denunce fatte, dunque un dato persino sottostimato visto che in tantissimi rinunciano a rivolgersi alle forze dell’ordine”. Sardone ha aggiunto: “Sala spenga la connessione a internet a comincia a lavorare sul serio per la città in sinergia con le forze dell’ordine, togliendo dagli uffici la metà dei vigili che vi ha relegato. Capiamo che dopo 7 anni di nulla cosmico sia difficile cominciare a faticare ma se non ne ha voglia può sempre dimettersi…”.

Leggi anche

PRIMA ALLA SCALA 2024/ Se Mattarella (e Meloni) ritirano la fiducia a Milano