Botta e risposta a distanza tra Giuseppe Sala Luca Bernardo. La diatriba in vista delle comunali ha avuto inizio qualche giorno fa, quando è scoppiato il caso relativo a Massimiliano Bastoni. Il leghista, infatti, aveva mostrato vicinanza nei confronti dell’organizzazione di estrema destra “Lealtà e Azione”, affermando che avrebbe cercato di far confluire i voti dell’estrema destra sul candidato per la destra.. L’attuale sindaco, a quel punto, aveva puntato il dito contro quest’ultimo, chiedendo: “Il leghista Bastoni dice che i neofascisti voteranno per lui, cosa risponde Bernardo?”.



Luca Bernardo, da parte sua, ha immediatamente allontanato le accuse, che hanno d’altronde radici lontane. In un’intervista al Corriere della Sera di qualche settimana fa, infatti, aveva ammesso di non distinguere le persone tra “fasciste e antifasciste”. Subito, tuttavia, aveva provato a correggere il tiro. “Sono antifascista come tutti gli italiani”, aveva detto. Un concetto che anche oggi ribadisce. “Qualcuno non ha programmi e si attacca ad altro per sviare. Al sindaco uscente dico solo che mi sto occupando di Milano e dei suoi problemi, incontrando le persone nei quartieri. Lui non potendo parlare dei problemi della città, gioca il jolly dell’antifascismo”, ha scritto poche ore fa su Twitter. Ciò non è stato sufficiente, però, ad arginare le richieste di rettifica, provenienti da più fronti.



Sala contro Bernardo: le accuse del Pd al candidato di destra

Una pioggia di critiche è ugualmente piombata su Luca Bernardo da parte degli esponenti del Pd, i quali non si accontentano delle frasi pronunciate dal candidato di destra: “Se davvero Bernardo vuole dimostrare di essere antifascista, rinunci pubblicamente al voto di Lealtà Azione e chieda alla Lega di espellere Bastoni dalla sua lista”, questa la richiesta. “Essere antifascisti vuol dire essere coerenti con quei valori e quella storia che hanno reso Milano medaglia d’oro alla resistenza”. Così ha rincarato la dose la segretaria Silvia Roggiani. “Candidati come Bastoni sono un’offesa e una minaccia per questa città e per l’Italia tutta. Per i fascisti non c’è e non ci sarà mai spazio”, ha concluso.



“Chiediamo a Luca Bernardo di prendere le distanze da queste vergognose dichiarazioni, di rifiutare i voti di formazioni neofasciste e di non riconoscere nelle proprie liste esponenti che non si identificano nei valori dell’antifascismo, e nei principi della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza”, ha scritto invece in una nota il presidente dell’Anpi Milano, Roberto Cenati.