Dopo il nuovo attacco nei confronti del presidente Attilio Fontana, Beppe Sala finisce nel mirino di Alan Rizzi. Il consigliere regionale e Sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia si è scagliato contro il primo cittadino di Milano per le nuove polemiche: «Non se ne può più: da un sindaco mi aspetto proposte ed impegni, non certo una continua polemica di parte che sta iniziando a stufare un po’ tutti». Secondo Rizzi, il primo cittadino meneghino «ci regala show di cui francamente non se ne sente il bisogno» ed a suo avviso non sta facendo nulla di concreto: «Si ricorda il sindaco di essere l’autorità sanitaria locale? Ha qualche progetto? Visto che critica tutto, ci deve dire se ha in tasca la soluzione. Mai vorrei pensare che Beppe Sala, con questo continuo e inutile battibecco, voglia smarcarsi dalle proprie responsabilità. Evidenti, dal momento che le emergenze sanitarie secondo l’ordinamento sono in capo al Sindaco, che ha la podestà di adottare in via cautelare “interventi finalizzati ad impedire la continuazione o l’evolversi di attività che presentano i caratteri di possibile pericolosità” e ,soprattutto, il sindaco deve conoscere lo stato di salute della popolazione. Quindi lasciano basiti i continui quesiti posti via Facebook. Quando inizierà Beppe Sala ad esercitare le sue funzioni?».
SALA: “CHIEDO LUMI AL PRESIDENTE FONTANA”
Dopo i ripetuti scontri a distanza e la “tregua” sancita una settimana fa, Beppe Sala chiede chiarimenti al presidente lombardo Attilio Fontana sui numeri dei casi positivi a Milano. Nel corso della consueta diretta Facebook, il primo cittadino milanese ha fatto il punto sull’emergenza coronavirus e si è soffermato sul numero dei contagiati, in particolare sulla disparità tra i dati resi noti da Regione Lombardia e le stime degli scienziati. Ecco le parole di Sala: «Sono anche un po’ in imbarazzo a parlarne, sul mio pc ho dei dati e vedo che dall’inizio della pandemia il dato progressivo è pari a 7.116. Poi medici e scienziati mi dicono altri numeri: ad esempio, il professor Carlo La Vecchia in una intervista di oggi in cui dice che a Milano i contagiati sono tra i 150 mila e i 300 mila. Capite l’incertezza e l’imbarazzo? Sto chiedendo al presidente Fontana di avere maggiore chiarezza su questi numeri, cioè da dove nasce quella misurazione».
SALA A FONTANA: “CHIEDO CHIAREZZA SUI NUMERI DI MILANO”
Dopo aver chiesto lumi sul numero dei casi positivi a Milano, Beppe Sala si è focalizzato sulla riapertura: «Bisogna lavorare e non farsi cogliere impreparati. L’argomento all’ordine del giorno è il 4 maggio ed il via alla fase 2, io vi voglio rassicurare sul fatto che stiamo lavorando per preparare la città, con servizi e mobilità, alla riapertura. E’ chiaro che sarà assolutamente importante la vostra collaborazione, servirà un grande atteggiamento collaborativo da parte di tutto». Nonostante l’elemento di incertezza sopra citato, ci sono tante buone novelle: «Ci sono buone notizie. Gli ospedali sono meno in tensione di qualche settimana fa, è aumentata la nostra capacità in termini di terapia intensiva ed i nostri santi medici di base hanno abbastanza messo a punto modalità per cercare tutti noi. Poi, oggettivamente, le morti stanno diminuendo».